Il Gran Consiglio boccia ancora la possibilità che i partiti si alleino in vista del voto. Ribaltato il rapporto di maggioranza, in casa leghista mancano sei voti
Niente da fare, ancora, per la congiunzione di liste a livello cantonale e comunale. Lo ha appena deciso il Gran Consiglio con un voto sul filo di lana: con 43 contrari e 38 favorevoli è stato confermato il no espresso dal plenum due anni fa. Decisivi, a conti fatti, il mancato sostegno al rapporto di maggioranza di sei deputati leghisti e un'assenza nella frazione socialista. Lega che con Ps, Udc, Verdi e Pc era a favore dell'iniziativa proposta dall'allora deputato cantonale Piero Marchesi (Udc) e ripresa dal capogruppo democentrista Sergio Morisoli.
Luce verde, per contro, al rapporto di minoranza sostenuto (compattamente) da Plr, Ppd, Mps e Più donne che chiedeva di rifiutare il testo d'iniziativa.