Il saldo nel secondo trimestre è di 21 imprese in meno iscritte al registro di commercio. Il tasso di fallimento rimane comuque molto basso
Nel secondo trimestre 2020, la demografia delle imprese risulta ancora influenzata sia dal blocco delle attività sia dalle misure di supporto economiche introdotte a seguito dello sviluppo della pandemia. Il tasso di fallimento continua a essere eccezionalmente ridotto mentre aumenta il numero delle chiusure. È quanto rende pubblico l'Ire, l'Istituto di ricerche economiche dell'Usi.
Soprattutto il numero delle cancellazioni sono stati superiori rispetto allo scorso anno. Anche a livello trimestrale, l’aumento delle cancellazioni è stato particolarmente elevato (+140 unità), ma bilanciato da una leggera crescita del numero di iscrizioni. Con riferimento alla tipologia giuridica di impresa, è diminuito ancora il numero delle società anonime (Sa) e delle succursali estere mentre è aumentato, anche se con una intensità minore, quello delle società anonime a garanzia limitata (Sagl) e delle succursali di imprese nazionali. A livello settoriale, ha invece subito una brusca frenata l’evoluzione positiva delle imprese attive nelle professioni tecniche e scientifiche mentre sono ulteriormente diminuite le imprese operanti nel manifatturiero e real estate. Il tasso dei fallimenti è invece stabile e influenzato ancora dalle misure economiche di supporto attivate a seguito della diffusione della pandemia legata al virus Covid-19. Peggiora infine ulteriormente il saldo intercantonale dei movimenti di impresa, pari a -18 unità. Gli unici settori con un saldo intercantonale positivo sono quelli legati alle attività artistiche-ricreative, Itc e amministrative di supporto.
La variazione trimestrale negativa è stata pari a -21 unità che risulta decisamente peggiore rispetto a quella dello stesso periodo dello scorso anno (pari a +117 imprese), a causa di un forte aumento del numero di cancellazioni (+172 unità rispetto al numero registrato nell’anno precedente). Le nuove iscrizioni sono tuttavia cresciute rispetto allo scorso trimestre, permettendo di assorbire parte della variazione negativa.
A livello geografico, l’evoluzione è stata negativa per quasi tutti i distretti. Il distretto di Mendrisio ha registrato una riduzione del numero di imprese attive sul territorio pari a -18 unità, il distretto di Lugano a -12 unità e Bellinzona a -7 unità. Sono invece aumentate le imprese attive nei distretti di Locarno e negli altri distretti, di +8 unità ciascuno.
Con riferimento invece alla proprietà delle nuove imprese iscritte, si è registrato un leggero aumento dei soci o proprietari con nazionalità svizzera (ora pari al 49% rispetto al 47% del trimestre precedente) mentre sono leggermente diminuiti quelli di nazionalità italiana. La quota di donne negli organi dirigenziali delle nuove imprese iscritte è risultata infine in calo (-2%) e pari al 22% del totale dei nuovi dirigenti societari.