L'azione 'dona e vincila' (una Smart) mira a stimolare la storica generosità dei ticinesi per la ricerca sulle malattie genetiche rare
«Sono trent’anni che Telethon svolge nella Svizzera italiana la sua attività nell’interesse delle persone colpite da malattie genetiche rare, chiamate anche ‘malattie orfane’ in quanto non sempre al centro dell’attenzione della grande ricerca medica», afferma Marco Nobile, presidente di Telethon Svizzera italiana. «Quest’anno sarebbe stato quindi un anniversario importante che avremmo voluto festeggiare con eventi speciali. Purtroppo la grave situazione di crisi, innanzitutto sanitaria, ma anche sociale ed economica che ha colpito tutti noi, ha modificato i nostri programmi, stravolgendo abitudini e limitando i nostri spazi», aggiunge Nobile che precisa che la raccolta fondi comunque non si fermerà. «Durante il mese di agosto abbiamo lanciato una lotteria con lo slogan ‘Dona e Vincila’ mettendo in palio un’auto Smart. In pratica è possibile sostenere Telethon, l’Associazione per le malattie genetiche rare (Mgr) e tutte le persone e le loro famiglie colpite da queste sindromi attraverso questa modalità. Basta andare sul sito donaevincila.ch». In pratica donando 50 franchi si riceverà uno dei soli duemila biglietti della lotteria e si partecipa all’estrazione di una Smart elettrica del valore di 32 mila franchi. «È un modo per sensibilizzare al tema delle malattie genetiche rare e gratificare i nostri donatori», aggiunge Nobile. L’auto è messa a disposizione da parte di uno sponsor locale ed è anche questo uno della forza di Telethon: coinvolgere il territorio e i ticinesi che negli anni hanno sempre dimostrato grande generosità verso le azioni di Telethon.
Ovviamente il motore principale della raccolta fondi è rappresentato dai volontari che organizzano ogni anno circa 500 manifestazioni sul territorio nazionale. «I provvedimenti sanitari attualmente in vigore spingono questo importante motore di solidarietà a trasformarsi in una raccolta fondi soprattutto virtuale e a distanza. Da qui l’idea della lotteria benefica cantonale», aggiunge ancora il presidente Nobile.