Ticino

Dalla Supsi un dispositivo per testare il Covid in tempo reale

A ottobre parte un progetto di ricerca congiunto assieme al Poli di Losanna e lo Ior che mira a sviluppare l'apparecchio portatile in due anni

La scienza è alla ricerca di soluzioni più pratiche (Keystone)
13 agosto 2020
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Un dispositivo portatile per il test del virus SARS-CoV-2 in tempo reale, che consentirà di limitarne la diffusione attraverso diagnosi rapide ed efficaci attuabili anche da personale non specializzato. È questo il progetto di ricerca congiunto sviluppato dal Dipartimento tecnologie innovative della Supsi, il Politecnico federale di Losanna (Epfl) e l'Istituto oncologico di ricerca (Ior). Il progetto è sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (Fns), nell’ambito del programma NRP 78 'Covid-19', con un finanziamento di oltre un milione di franchi.

"Le attuali procedure di analisi impongono un iter complesso che richiede diverse ore di lavoro – si legge nel comunicato divulgato dalla Supsi –, l’impiego di sostanze specifiche e di personale medico specializzato. Il limite principale è dettato dal fatto che tali metodologie non possono essere impiegate presso aeroporti, stazioni ferroviarie e porti, luoghi in cui eventuali test rapidi effettuati sulla popolazione viaggiante consentirebbero l’identificazione precoce di soggetti asintomatici e potenziali vettori di contagio, contribuendo alla riduzione del tasso di propagazione del virus".

MicroCoVSens: una soluzione innovativa

Il progetto “Development of a microfluidic platform for real-time detection of SARS-CoV-2 virus based on multifunctional silica membrane biosensors” (MicroCoVSens), intende sviluppare un dispositivo portatile per il test in tempo reale del virus SARS-CoV-2 da campioni umani non trattati attraverso un consumo minimo di reagenti e senza requisiti di preparazione, utilizzabile in qualsiasi contesto anche da personale non specializzato. Il sistema lavora direttamente sul Rna virale attraverso un biosensore ultra-sensibile realizzato con superfici di rilevamento attive supportate da silice porosa, con l'obiettivo di rilevare in pochi minuti e in modo affidabile un minimo di 50 copie di virus in 1 mL di campioni.

"Si tratta di un approccio diagnostico innovativo e alternativo che intende superare i limiti delle attuali procedure di analisi – scrivono i ricercatori –, eliminando la necessità di impiegare personale biomedico e infrastrutture di laboratorio specializzate e riducendo i tempi di diagnosi attraverso una notevole semplificazione del procedimento".

Il progetto prenderà il via nel mese di ottobre 2020, con l’obiettivo di sviluppare il dispositivo in due anni.

 

Possibile impatto e applicazioni future

Lo sviluppo di un dispositivo a basso costo per il rilevamento affidabile e in tempo reale degli agenti patogeni tramite sequenze target di RNA permetterà di limitare e contrastare la diffusione delle pandemie attuali e future, riducendo la diffusione di virus e consentendo una migliore e più efficace azione diagnostica.

Il nuovo dispositivo consentirà inoltre di sviluppare ulteriori bio-sensori utilizzabili per identificare futuri virus in tempo reale, nonché di rilevare più agenti patogeni contemporaneamente nell’ambito delle procedure di diagnosi di altre malattie.