Ticino

Orari 2021 e apertura del Ceneri, serviva più coraggio

L'associazione Astuti saluta positivamente il potenziamento del trasporto pubblico, "ma si poteva osare di più"

(foto Ti-Press)
13 luglio 2020
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Il potenziamento del trasporto pubblico, con il prossimo progetto di orario 2021, è visto di buon occhio dall'Astuti (Associazione ticinese utenti dei trasporti pubblici, sezione cantonale di Pro Bahn Svizzera. Associazione che riconosce "il grande passo avanti previsto nell’offerta, seppure dilazionato nei tempi quanto alla sua attuazione". Per quanto riguarda il trasporto su rotaia il miglioramento è soprattutto legato alla progressiva messa in esercizio della Galleria di base del Ceneri (GBC). Astuti riconosce inoltre, l’importante impegno finanziario assunto dal Cantone e dai Comuni per il potenziamento del trasporto pubblico affiancato all'inaugurazione del nuovo tunnel. L'associazione è tuttavia dell’opinione che le "nuove condizioni infrastrutturali avrebbero permesso scelte più coraggiose". "Limitatamente ai collegamenti ferroviari siamo del parere che sarebbe già oggi possibile un miglioramento delle frequenze sia a sud sia a nord del Ceneri" e "senza domandare necessariamente l’impiego di materiale rotabile supplementare, se non in una misura minima, ma limitandosi a modificare gli orari di pochi minuti di alcuni convogli", si legge in una nota. 
A sud, ciò permetterebbe di arrivare a una frequenza di un treno ogni quindici minuti tra Lugano e Chiasso e a nord di poco più di quindici minuti tra Lugano e Bellinzona e di trenta minuti tra Lugano e Locarno.
Ad esempio, a sud di Lugano questo obiettivo potrebbe essere ottenuto facendo circolare i treni Regio Express (RE 80) da e per Mendrisio come S-Bahn (S10). "La perdita di tempo, in questo caso, sarebbe limitata a quattro minuti favorendo per contro una vasta fascia di utenti che fanno capo alle stazioni di Melide, Maroggia, Capolago e San Martino e che potrebbero beneficiare, in tal modo, non unicamente di collegamenti più frequenti, ma anche di una relazione diretta con Locarno, futuro capolinea settentrionale dei treni Regio Express (RE80)", si specifica.

Più nel dettaglio sarebbe poi auspicabile verso sud che i treni Regio Express da e per Milano circolassero separatamente dalla rete cantonale "per evitare i disagi dovuti ai frequenti ritardi e, verso nord, una correzione dell’orario dei treni Tilo (S90) per avere migliori coincidenze a Giubiasco. Rimane pure di assoluta attualità - si continua - l’esigenza "di prolungare le corse dei treni Intercity (IC) fino a Chiasso, come siamo pure del parere che il Cantone dovrebbe rilanciare la richiesta di una frequenza oraria dei treni Eurocity (EC), utilizzabili quale alternativa ai treni regionali, da chi si sposta tra i principali centri del Cantone".

Secondo l'Astuti frequenze più ravvicinate, "oltre a rappresentare un’offerta migliore in termini di tempo per l’utenza, ridurrebbero, soprattutto in certi orari, l’affollamento dei treni favorendo un ritorno all’uso del mezzo pubblico dopo il calo del suo utilizzo a causa del Covid-19, dal momento che migliorerebbe la sicurezza (distanza sociale) dei passeggeri".