Forti repliche alla decisione di Act ed Ersl di interrompere il confronto sul messaggio governativo in Commissione formazione e cultura
L'Associazione per la scuola pubblica del Cantone e dei Comuni (Aspcc) sostiene la riforma della scuola dell'obbligo, presentata dal Consiglio di Stato con il messaggio da 15 milioni a favore, appunto, della scuola. Di più: in merito alle polemiche degli scorsi giorni annota "con forte sorpresa che l'Associazione dei comuni ticinesi (Act) e l'Ente regionale di sviluppo del luganese (Ersl) rifiutano di proseguire il dialogo con la Commissione formazione e cultura del Gran Consiglio in merito al tema". L'Aspcc spiega che "da sempre sostiene le iniziative volte a migliorare la qualità della scuola pubblica", e il rifiuto del dialogo "è un atteggiamento deplorevole che denota una mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni". Rifiutando questo dibattito, aggiunge dal canto suo il Partito socialista con una nota, "Act ed Ersl cercano di bloccare la riforma, a pagare le conseguenze di questo modo di fare sono gli allievi, con danni alla qualità dell'educazione". Allievi che, per il sindacato Vpod, "sono ostaggio dei veti: non capiamo l'opposizione di Act ed Ersl, soprattutto perché il Cantone ha già dato la garanzia di assumersi i costi dell'operazione". E attacca: "Siamo forse di fronte al solito sgambetto nei confronti del responsabile del Decs Manuele Bertoli?"