Ticino

Il Pc: 'Più sostegno alle micro-imprese'

Un'interpellanza di Ay e Ferrari chiede al governo aiuti a ditte che hanno da uno a nove lavoratori, e la possibilità di elargire loro prestiti a tassi negativi

Ti-Press
14 maggio 2020
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"La crisi economica derivante dall'emergenza sanitaria da coronavirus sta mettendo in ginocchio le micro-imprese da uno a nove lavoratori". Ed è in loro difesa che si schiera il Partito comunista che, con un'interpellanza firmata dai granconsiglieri Massimiliano Ay e Lea Ferrari, chiede al Consiglio di Stato se sono previsti aiuti a questa tipologia di ditte, "con particolare riguardo a coloro che per l'impossibilità di restituire il debito non faranno capo alle fideiussioni sancite dal governo federale". Fondi, questi, che per il Pc "aiutano semmai le medie e le grandi imprese, ma sono inadatte agli attori più piccoli: molte micro-imprese, infatti, non possono accettare un prestito, nemmeno a tasso zero, perché prevedono già ora che non riusciranno a restituirlo". Questo comporta "un forte rischio di chiusura di molte realtà aziendali". Per questo motivo, il Pc chiede al governo la possibilità di "concedere prestiti a tassi negativi o contributi a fondo perso per le micro-imprese ticinesi".