La Federazione delle Associazioni Femminili Ticino chiede di sfruttare la 'ricostruzione' post-coronavirus per fare uscire le donne dall'emarginazione
"Il lavoro delle donne si è rivelato indispensabile. Le competenze delle donne sono necessarie anche per orientare il futuro!" Questo il cri de coeur lanciato ieri da FaftPlus, la Federazione delle Associazioni Femminili Ticino: il suo appello per "integrare le competenze femminili nel 'gruppo operativo' incaricato della ripartenza post-emergenza sanitaria" ha già raccolto il sostegno di oltre un centinaio di rappresentanti del mondo politico, economico e sociale. Lo scopo? "Attuare i provvedimenti per la ricostruzione economica e sociale in una prospettiva di genere al fine di superare le disparità tra donne e uomini".
Il Comitato FAFTPlus aveva già scritto al Consiglio di Stato, ribadendo di non volere "il ritorno a una 'normalità' che ignori i correttivi necessari per far uscire il lavoro femminile dal cono d’ombra della segregazione orizzontale e verticale, della discriminazione salariale, della trappola della sottoccupazione indotta dall’assenza di strumenti di conciliabilità lavoro-famiglia. Significherebbe non aver imparato la lezione di questa crisi e continuare a sprecare l’enorme potenziale umano ed economico delle donne".
Ora il messaggio è divenuto appello. Le richieste: "una presenza femminile qualificata nei luoghi della ricostruzione. E non si tratta di aggiungere sterilmente dei nomi femminili alla rosa dei componenti dei gruppi di lavoro"; "la chiusura dei gap di genere come obiettivo strategico nei processi di elaborazione degli interventi, soprattutto quelli di spesa pubblica"; "statistiche di genere per orientare i piani di intervento post crisi, anche in ragione dei diversi effetti della pandemia"; "la visibilità delle competenze femminili e il ruolo delle donne nella ricostruzione. È fondamentale promuovere attivamente la presenza femminile nei media e nello spazio pubblico e politico, in particolare delle esperte coinvolte nei gruppi di lavoro ai vari livelli, in modo da comunicare implicitamente un nuovo concetto di leadership inclusiva, accelerare il superamento di ruoli stereotipati, avviare la riflessione sul rapporto tra vita privata e vita professionale e tra economia e socialità".
Tutti possono firmare l'appello al governo "#ripartiredalledonne" sulla piattaforma change.org.