Ticino

Coronavirus, una fascia oraria per la spesa degli over 65

Le nuove disposizioni del Consiglio di Stato: permessa la cura del verde e le attività individuali. Commerci e cantieri rimangono chiusi fino al 19 aprile.

Decisioni unanimi del governo (Ti-Press)
8 aprile 2020
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Attività commerciali, cantieri e amministrazione cantonale restano chiusi fino al 19 aprile. L'industrie, previa autorizzazione dello Stato Maggiore Cantonale di Condotta, per attività non procrastinabili o di interesse pubblico, potranno impiegare contemporaneamente a regime ridotto 10 o meno persone (il limite fino alla fine di questa settimana è di cinque persone ), sempre nel rispetto delle norme accresciute d'igiene e di distanza sociale. Nella valutazione delle autorizzazioni lo Smcc potrà consultare i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati. 

Finora le autorizzazioni concesse alle aziende dallo Smcc sono state un centinaio e circa 3mila lavoratori sono stati chiamati a rientrare al lavoro per via di queste deroghe.

Anziani e persone a rischio a fare la spesa prima delle 10.00 

Per quel che riguarda gli over 65, da martedì prossimo, 14 aprile, il Consiglio di Stato raccomanda alla popolazione di lasciare a disposizione degli anziani e delle persone a rischio una fascia orario fino alle 10.00 per andare a fare gli acquisti di quei generi che non vengono portati a casa dai servizi comunali. In ogni caso, chiarisce il governo, agli over 65 che si recheranno a fare la spesa dopo le 10.00, non verrà negato l'accesso ai negozi di generi alimentari. Si tratta dunque di un «caldo invito» ma non di un «divieto».

Un'altra 'novità' prevista dalla risoluzione governativa valida per la settimana dal 14 al 19 aprile è la possibilità di svolgere attività per la cura del verde (esclusa la costruzione), se svolta da 5 o meno persone e senza contatto diretto con i clienti. Inoltre è anche concesso il permesso di svolgere attività singolarmente (esclusi i lavori sui cantieri). Queste attività in quanto permesse, potranno essere svolte senza necessità di richiede un'autorizzazione preliminare allo Smcc. 

Come già avvenuto nelle scorse settimane, lo Smcc sarà chiamato a vigilare sul rispetto delle disposizioni decise dal governo.

Avanti con la 'finestra di crisi'

In conferenza stampa dall'aula del Gran Consiglio il presidente del governo Christian Vitta indica che «Berna ha accolto la richiesta del Canton Ticino di prolungare per un'altra settimana la 'finestra di crisi'», eccezione che permette al Ticino di essere l'unico cantone svizzero a mettere in atto delle misure più restrittive rispetto a quelle decise dalle autorità federali. Ora, spiega Vitta, visto il graduale miglioramento della situazione sanitaria, si procederà con un «allentamento ponderato delle restrizioni, senza mettere a rischio la salute della popolazione». 

750 milioni per le Pmi

Ammontano a più di 750 milioni i crediti Covid erogati dalle banche per salvaguardare la liquidità delle piccole e medie imprese (Pmi) ticinesi, informa il consigliere di Stato Vitta. Inoltre il cantone ha deciso di rinunciare agli interessi di mora su tutti i crediti fiscali per l'intero anno 2020.

In previsione di uno scenario economico delicato, comunica Vitta, il Dipartimento delle finanze e dell'economia (Dfe) prevede l'istituzione a breve di un gruppo multilaterale (funzionari, economisti, imprenditori e sindacati) «per valutare interventi strutturali mirati a rilanciare l'economia del nostro cantone».

'Superato il picco, ma non è finita'

«Abbiamo superato il picco e le strutture sanitarie hanno retto la prima ondata. Ma non è finita qui. Ora occorre andare avanti con disciplina e responsabilità – sostiene il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) Raffaele De Rosa –. L’equilibrio precario sarà una delle nostre certezze nelle prossime settimane». Mentre è il consigliere di Stato Norman Gobbi a ricordare che «I nostri anziani non sono mai stati lasciati da soli», ribadendo l'importanza del ruolo dei Comuni in questo contesto di emergenza.