Le misure restrittive del Consiglio di Stato per la prossima settimana prevedono il permesso per le attività edili svolte al massimo da 10 persone
Da lunedì l'attività sui cantieri potrà ripartire, seppur parzialmente. È questa la principale novità della risoluzione governativa che prevede la continuità delle misure restrittive per il coronavirus dal 20 al 26 aprile. Come anticipato da 'laRegione', il governo ha richiesto a Berna di poter prolungare la cosiddetta 'finestra di crisi' fino alla fine della prossima settimana. Oggi il Consiglio federale ha confermato di aver concesso questa deroga al Ticino, in virtù della situazione epidemiologica del nostro cantone.
Ciò che il Consiglio di Stato ha deciso per la settimana dal 20 al 26 aprile è di permettere le attività sui cantieri all'aria aperta o al coperto, svolte da 10 o meno persone, così come attività di lavorazione ed estrazione della pietra naturale, sempre nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale.
Le nuove misure, conferma il presidente del governo Christian Vitta, «sono state discusse con le parti sociali e decise all'unanimità da parte del Consiglio di Stato». Sono pure state rinnovate, invariate, le risoluzioni governative che riguardano scuole, anziani e luoghi di culto
Quella di settimana prossima potrebbe essere l'ultima 'finestra di crisi' per il Ticino. Dal 27 aprile invece il nostro cantone intenderebbe adeguarsi alle disposizioni decise dalle autorità federali.
«Per quanto riguarda le scuole – osserva il direttore del Decs Manuele Bertoli –, bisogna ricordare che il sistema rimane cantonale. Il Consiglio federale ha dato un orizzonte temporale, indicando la possibile riapertura per l’11 maggio. Ma dovremo poi valutare qual è la situazione in Ticino, nonché verificare cosa effettivamente si potrà fare nel nostro cantone».
«La pazienza salva vite umane - afferma dall'aula del Gran Consiglio il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Norman Gobbi –. I miglioramenti ottenuti nel appiattire la curva dei contagi sono una conseguenza dei comportamenti corretti della popolazione. Dobbiamo quindi continuare a spostarci solo per motivi indispensabili. I controlli sul nostro territorio, e anche alla frontiere, andranno avanti».
In merito ai grandi eventi estivi (Festival del film in primis), Bertoli non si sbilancia: «L'indicazione giunta da Berna parla di limitazioni per i grandi eventi valide fino al 31 luglio, per cui il Festival del film rimane in teoria possibile. Sarà il Festival stesso a dover decide se attende ulteriori conferme o meno».
Mentre sulle conseguenze di tutte queste limitazioni per l'industria del turismo, è Vitta a intervenire: «Ci sono delle misure in cantiere per il turismo. Avremo un’estate in cui dovremo riscoprire il nostro territorio. Verrà attivata una campagna marketing per portare tutti gli svizzeri a fare vacanze in Ticino. Ci concentreremo sul mercato interno, visto che sarà difficile avere clientela internazionale».
«Abbiamo approvato una nuova organizzazione della struttura ospedaliera per affrontare questa nuova fase epidemiologica», indica il consigliere di Stato Raffaele De Rosa. In pratica l'ospedale La Carità di Locarno sarà l’unico a dedicarsi esclusivamente ai pazienti Covid-19. Le altre strutture manterranno letti per pazienti Covid e non Covid, garantendo – assicura De Rosa – «in piena sicurezza la presa a carico di tutte le patologie».
«Preso atto dell'eliminazione da parte del Consiglio federale del divieto di effettuare esami e altri interventi – aggiunge il capo del Dipartimento della sanità e della socialità – sarà importante poter tornare a un regime ordinario per i pazienti non Covid.
Il nuovo assetto prevede le seguenti risorse per la cura dei pazienti affetti da coronavirus in Ticino: