Ticino

Da Lugano i soldi per Ruby Rubacuori

Nel terzo processo milanese a carico di Silvio Berlusconi, denominato ‘Ruby Ter’, si riparla di conti svizzeri

Al secolo Karima el Mahroug (Keystone)
17 febbraio 2020
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Su conti di Lugano e Francoforte, riconducibili a Luca Risso, l’ex compagno di Ruby Rubacuori, sono transitati, tra il 2013 e il 2014, oltre 400mila euro, di cui 300mila euro da una banca in riva al Ceresio sono finiti in un istituto bancario in Messico. È quanto testimoniato da un’investigatrice di polizia giudiziaria, comparsa in aula a Milano nel processo ‘Ruby ter’ a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati.

L’ispettrice ha riassunto l’esito di alcune rogatorie internazionali fra cui quella, considerata fondamentale per il processo, della procuratrice pubblica Fiorenza Bergomi chiesta alla Svizzera dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal sostituto procurare Luca Gaglio della Procura di Milano. La rogatoria ticinese riguardava tre versamenti per un totale di circa 400mila euro, su una banca di Lugano, dove il 2 marzo del 2011 è stato aperto un conto di cui è “titolare e avente diritto economico” proprio Luca Risso. Nell’incarto inviato a Milano anche un biglietto scritto a mano da Risso e indirizzato a un funzionario della banca luganese. Secondo quanto ricostruito in aula dall’ispettrice da una rogatoria condotta dalla magistratura tedesca in una banca di Francoforte “emerge un bonifico da 25mila euro datato 2013, la cui distinta viene trovata a casa dei genitori di Risso”. Inoltre, l’investigatrice della polizia giudiziaria del Tribunale di Milano, si è soffermata su “altri tre bonifici del 2014, in un caso abbiamo trovato la distinta”.

L’ispettrice ha parlato anche di due bonifici da 25mila e 20mila euro partiti da Genova e arrivati su un conto di Francoforte riconducibile a Risso e di “altri due bonifici” verso la Germania partiti dal conto corrente di Lugano, quello aperto da Risso nel marzo 2011, uno da 300mila euro e l’altro da 60mila euro. Un balletto di soldi che per l’accusa erano stati pagati da Silvio Berlusconi per comprare il silenzio di Ruby sui presunti rapporti sessuali avuti con l’ex cavaliere quando lei era ancora una minorenne. I rapporti si sarebbero consumati nel 2010, durante i festini ad Arcore del cosiddetto ‘bunga-bunga’.