Ticino

Salari docenti, per il Cantone rischio salasso da 40 milioni

Il Tram con una sentenza cambia il trattamento degli insegnanti neoassunti. La Vpod: ‘Dai primi calcoli 2mila persone interessate, fino a 20mila franchi l'una’

Ti-Press
5 febbraio 2020
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Circa duemila docenti coinvolti. Fino a 20 mila franchi per insegnante. Il conto potrebbe arrivare a 40 milioni. La sentenza del Tribunale cantonale amministrativo (Tram) sulle classi salariali di chi è neoassunto in cattedra, della quale oggi il Dipartimento cultura, educazione e sport (Decs) ha informato i sindacati, rischia di avere una portata storica. E, finanziariamente, pesantissima per le casse di Cantone e Comuni.

Perché? Presto detto: "Il Tram ha dato ragione a un docente contro la disparità di trattamento rispetto ad altri funzionari, quindi riconoscendogli una maggiore anzianità di servizio", ha spiegato ai microfoni di Radio Ticino Adriano Merlini, presidente del sindacato Vpod-Docenti. Ed è la stessa Vpod, con una nota diramata nel pomeriggio, a spiegare il contesto. “Sembra che il Tribunale cantonale amministrativo abbia smentito ora una sua sentenza del 2006 che aveva giudicato corretta la seguente carriera iniziale di un docente di scuola media neoassunto: 27.0, 28.0, 29.0. Come si vede, non veniva riconosciuto alcun aumento per anzianità”. Finora, sembra. Questo perché “la recente sentenza (datata 6 novembre 2019, ndr.) significa che la carriera iniziale del docente di scuola media doveva invece essere 27.0, 28.1, 29.2. Ossia con l’assegnazione di un aumento annuo al secondo e terzo anno per anzianità di servizio, come avveniva per gli impiegati”. La situazione è intricata, oltreché nuova. Per questo il Consiglio di Stato ha comunicato di aver istituito un gruppo di lavoro in seno all’Amministrazione cantonale con l’obiettivo di analizzare tutte le implicazioni portate da questo verdetto e soprattutto la sua portata.

Manuele Bertoli (Decs): ‘Entro fine febbraio avremo dati più concreti su cui discutere’

«Prima di quantificare gli esborsi bisogna capire quali sono gli effetti precisi della sentenza», spiega il direttore del Decs Manuele Bertoli da noi raggiunto per un commento. «Una volta che li capiremo ci sarà un discorso di quantificazione», aggiunge. Spiegando come l’orizzonte datosi è «di avere le idee chiare entro fine febbraio. Il rapporto arriverà al Consiglio di Stato, lo valuteremo, quando saremo pronti e con dati concreti coinvolgeremo i sindacati». Una quantificazione la Vpod l’ha già fatta: “Le cifre in ballo sono enormi: si potrebbero raggiungere i 40 milioni di franchi di pagamenti retroattivi per il Cantone e i Comuni; inoltre si dovrebbe garantire un maggior salario di 4’000 franchi annui per il futuro ai docenti in questa situazione, ovviamente fino al raggiungimento del massimo salariale”.

Si vedrà. Intanto la Vpod “saluta positivamente il cambiamento determinato dalla nuova sentenza che, seppur tardivamente, elimina una disparità di trattamento tra docenti e impiegati”. Già, tardivamente. Perché il tutto, riprende Merlini, "si sarebbe potuto evitare perché i sindacati avevano già denunciato questa disparità di trattamento all’epoca, avevano pure fatto dei ricorsi. Ma purtroppo il Tram aveva dato risposta contraria". Il presidente del sindacato Vpod-Docenti si riferisce alla sentenza di tredici anni fa, era il 22 novembre 2006, che aveva ritenuto corretto il sistema di retribuzione applicato dal Consiglio di Stato, e quindi il suo essere conforme ai dispositivi di legge. Ora si rischia davvero di scrivere una pagina storica per quanto concerne le classi salariali dei docenti? "Sicuramente – risponde Merlini –. L’impatto rischia di essere davvero molto significativo. Per noi docenti è sicuramente una buona notizia, anche se dovremo aspettare di vedere quali saranno gli effetti concreti”. Nell’attesa, la Vpod “è a disposizione di tutti i docenti toccati per valutare la loro situazione e fare i necessari passi”.