Il Decs vara le prime cinque misure per aumentare i posti di tirocinio disponibili presso le aziende. Bertoli: ‘Misure concrete e realistiche’
Creare ulteriori 800 posti di apprendistato in azienda entro il 2023. È questo l'obiettivo che si pone il Dipartimento educazione, cultura e sport per "riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta nel settore". E lo farà con cinque misure annunciate oggi in conferenza stampa, cinque misure – il progetto "Più duale" – contenute in un messaggio governativo che il Consiglio di Stato ha licenziato la scorsa settimana.
Il primo punto è la stesura di una Carta del partenariato della formazione professionale in Ticino, denominata ‘Insieme verso l'obiettivo’. Sarà elaborata in collaborazione tra la Divisione della formazione professionale e le Organizzazioni del mondo del lavoro, con l'obiettivo di formalizzare l'impegno comune per raggiungere gli obiettivi.
Verrà rivista la campagna per la raccolta di posti di apprendistato vacanti nelle aziende, "con il tentativo di anticiparla come fanno già molti Cantoni" rileva Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale. Introducendo gradualmente alcuni interventi come l'ampliamento del numero delle aziende contattate, l'utilizzo di una piattaforma online e lo sfruttare i servizi della nuova Città dei mestieri che aprirà nel gennaio 2020 a Bellinzona.
L'intenzione, e siamo alla terza misura, è di rendere "ancora più virtuosa l'Amministrazione cantonale come azienda formatrice, ampliando il numero di posti offerti divesificando e ampliando le professioni nelle quali sarà possibile svolgere una formazione di base: l'obiettivo è raggiungere una quota del 4-4,5% dei posti autorizzati per impiegati".
Però, riconosce il Decs, le aziende vanno sostenute in questa azione. E quindi, via libera allo snellimento burocratico e alla digitalizzazione dei processi amministrativi, stimolando e creando "reti di aziende in settori che saranno definiti insieme".
Infine, per questo ambizioso progetto il Consiglio di Stato, tramite il Decs, "intende coinvolgere la Commissione di gestione del Fondo cantonale per la formazione professionale per valutare e proporre misure operative a supporto o complemento di quanto prevede di mettere in campo il Cantone, se necessario agendo anche sull'aliquota contributiva per finanziarle".
Oggi il numero di aziende che fornisce posti di apprendistato "è appena sufficiente", ricorda il direttore del Decs Manuele Bertoli. "I datori di lavoro aumentano sempre più l'asticella delle aspettative, e noi con queste prime misure vogliamo aiutare chi fa fatica a trovare la propria strada, chi per la scarsità di posti disponibili ripiega su professioni lontane dai propri desideri". È fondamentale aumentare i posti, rimarca Bertoli, "perché è un fattore importante nella lotta al rischio di esclusione", e una prima tappa verso "l'obiettivo di raggiungere il 95% di persone con un diploma di livello secondario". 800 posti in più che, conclude, "non ci porteranno in alto nelle graduatorie, ma che è realistico rispetto alle potenzialità e ai bisogni".