Il Sindacato: 'Se le discussioni non andranno a buon fine, vista l’importante posta in gioco, sono da prevedere per l’autunno momenti di mobilitazione e astensioni dal lavoro'
"Alta la guardia sindacale sulle trattative!". A pochi giorni dalla creazione del gruppo di lavoro tra Governo e Sindacati che deve analizzare le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici, la presa di posizione della Vpod non si è fatta attendere. "Numerosi collegi docenti e commissioni del personale hanno sostenuto in questi mesi le nostre rivendicazioni - si legge nella nota divulgata oggi dal Sindacato VPOD - . Le trattative si svilupperanno in estate. Per noi è chiaro che se le trattative non andranno a buon fine, vista l’importante posta in gioco, sono da prevedere per l’autunno momenti di mobilitazione e astensioni dal lavoro".
Il gruppo di lavoro paritetico creato dal Consiglio di Stato lo scorso 15 maggio è incaricato dell’analisi dell’impatto finanziario derivante dall’introduzione delle 40 ore settimanali e di una settimana di vacanza supplementare per i dipendenti pubblici, “tenuto conto del contributo dello Stato per il risanamento dell’Istituto di previdenza del Canton Ticino”. Per il Sindacato VPOD nel gruppo sono delegati Raoul Ghisletta e Adriano Merlini, che opereranno accanto a 4 altri rappresentanti di sindacati e a 6 rappresentanti del governo.
Le rivendicazioni sindacali
Il sindacato VPOD ribadisce la necessità di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dello Stato, che sono state costantemente peggiorate a seguito delle misure di risparmio degli ultimi 25 anni per risanare i conti del Cantone. È ora di reinvestire parte di queste risorse per garantire anche l’attrattiva e la qualità del servizio pubblico.Il Sindacato VPOD ritiene che vadano corrette le perdite subite da una parte dei dipendenti (i giovani in carriera) al momento del passaggio dalla vecchia scala salariale alla nuova scala salariale nel 2018/19.
Il Sindacato VPOD chiede di ridurre l’onere lavorativo degli impiegati a 40 ore settimanali, come nelle Città e negli enti sussidiati, e di ridurre l’onere lavorativo dei docenti di un’ora-lezione, riportandolo a quello esistente fino all’anno scolastico 2003/04 (aumentato per risparmiare sul numero di docenti).
Il Sindacato VPOD ricorda alle autorità cantonali gli impegni presi con i loro dipendenti nel 2012 per ciò che attiene alle rendite pensionistiche. Il passaggio dal vecchio al nuovo sistema pensionistico ha già causato una perdita del 15% per i dipendenti affiliati all’Istituto di Previdenza del Cantone Ticino (IPCT) a partire dal 1.1.2013, come pure per i dipendenti affiliati alla Cassa pensioni dipendenti dello Stato che non avevano ancora raggiunto i 50 anni in tale data. Ogni ulteriore riduzione delle rendite è un inganno inaccettabile.