Ticino

Sociosanitario, 'il clima di lavoro è critico'

A denunciarlo è il Sindacato Vpod, che invita a riflettere sulla situazione ticinese e a trovare delle soluzioni

(Ti-Press)
4 settembre 2019
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Direzioni troppo autoritarie nel settore sociosanitario. A lamentarsene è il Sindacato Vpod Ticino per voce del suo segretario Raoul Ghisletta. Il Sindacato rileva, infatti, “uno stile di gestione verticistico che crea problemi nell’ambiente di lavoro e causa turnover del personale”, si legge in una nota. L'intento della Vpod è quello di “rafforzare la difesa dei dipendenti che si trovano in queste situazioni e in generale i diritti di partecipazione degli operatori sociosanitari”. E qui un ruolo importante, si ricorda nella presa di posizione, lo svolgono  le commissioni del personale, “le quali possono raccogliere i problemi concreti del settore”. Nella lista della Vpod ci sono finiti il clima di lavoro negativo nei reparti, le mancate sostituzioni in caso di malattie e infortuni, la turnistica inadeguata, le pecche nelle attrezzature e nei locali di lavoro, i mansionari non rispettati, l'assenza di supervisione, di condivisione e di supporto.

Di conseguenza, ribadisce il Sindacato, “in presenza di direzioni autoritarie è impossibile dialogare serenamente: pertanto prima o poi si arriva a una situazione di crisi acuta” Non solo: “Nelle strutture sociosanitarie dove non vi sono contratti collettivi di lavoro la situazione risulta spesso più problematica: l’assenza di contratti collettivi di lavoro indica, infatti, la volontà di non istaurare un partenariato sociale e di non offrire spazi di partecipazione al personale, elementi che un contratto collettivo di lavoro garantisce e che sono importanti tanto quanto la garanzia di salari adeguati”.

La Vpod ha, quindi, voluto aprire una finestra sulla situazione in Ticino e organizza una conferenza con Liala Cattaneo, del Laboratorio di psicopatologia del lavoro. La serata, riservata ai collaboratori del settore sociosanitario, è fissata per mercoledì 25 settembre alle 19.30 al Centro diurno di Rivera.