Ticino

Kering, via in 400. Sant'Antonino a rischio chiusura

Si è concluso il primo incontro fra sindacato, commissione del personale e direzione dell'azienda. Scolari (Ocst): «Il grosso dei ricollocamenti nel 2021».

Giovanni Scolari intervistato dai giornalisti al termine dell'incontro con dipendenti e direzione
22 maggio 2019
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«Il clima è abbastanza pesante, in particolare qui a Cadempino». È Giovanni Scolari, sindacalista Ocst, a darci gli estremi dell’incontro avvenuto questa mattina nella sede della Luxory Goods International fra la commissione interna del personale, sindacato e direzione. Incontro durato un paio d’ore, in contemporanea a uno analogo nella sede logistica dell’azienda a Sant’Antonino. Confermate parzialmente le notizie trapelate ieri sera: la multinazionale del lusso prevede effettivamente massici trasferimenti di personale. E saranno più del previsto: circa 400 persone (e non 300 come trapelato ieri) in tre anni a partire dal 2020. «Il grosso avverrà nel 2021», aggiunge Scolari. Destinazione: Trecate, provincia di Novara.

Ricollocamenti che dovrebbero toccare integralmente la sede di Bioggio e quasi interamente quella di Sant’Antonino. Quest'ultima sarebbe a forte rischio chiusura. «Ma c’è un piccolo margine che si riescano a mantenere una cinquantina di dipendenti», rileva Scolari. 

La stragrande maggioranza dei dipendenti interessati dalla misura sono frontalieri. A tutti loro sarà offerto un nuovo posto di lavoro, ma si tratta di un salto nel vuoto: «Usciranno dal gruppo Kering – spiega Scolari –. Ad assumerli sarà un’altra azienda attiva nella logistica, a condizioni contrattuali differenti». Si tratta della multinazionale Xpo Logistics.

I vertici del gruppo Kering si esprimeranno oggi pomeriggio via comunicato. Non è stato invece per il momento possibile raccogliere sul posto reazioni da parte del personale, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. 

 
Bocche cucite a Sant'Antonino 

Bocche cucine a Sant'Antonino al termine del secondo incontro tra sindacato, commissione del personale e direzione della multinazionale. Usciti per la pausa pranzo, nessun impiegato ha voluto rilasciare dichiarazioni. 


Bocche cucite a Sant'Antonino al termine del secondo incontro fra sindacato, commissione dei dipendenti e direzione della multinazionale (Ti-Press/Golay)


(Ti-Press/Golay)