Un pensionato italiano finisce in manette con l'accusa di aver raggirato un amico. Avrebbe finto la scomparsa delle pietre date in garanzia
Un pensionato italiano, residente in Francia, finito in manette. Sulla sfondo la storia di una truffa e una tentata estorsione. A volerci vedere chiaro ora, come riferito domenica sera dalla Rsi, è il procuratore pubblico Andrea Maria Balerna. Vittima del presunto raggiro è un connazionale dell'uomo, conosciuto nel 2016 sulla Costa Azzurra. È da lui che il pensionato è riuscito a ottenere prestiti per 700mila euro.
Tutto, come ricostruito dall'emittente di Comano, ha inizio nell’ottobre del 2017 in un lussuoso albergo di Lugano, dove si stringe un accordo, che aveva per garanzia una partita di diamanti, del valore di circa due milioni di euro. È l’estate scorsa che cominciano i guai: quando è emersa la necessità di poter toccare con mano le pietre, custodite in una banca di Chiasso. Arrivati sul posto e ai preziosi, l’astuccio che doveva contenere i diamanti risultava, invece, vuoto. È li che si avanzano le pretese: la metà del controvalore in denaro. E per finire si approda in Procura.
I reati ipotizzati nei confronti del pensionato sono truffa e tentata estorsione. Secondo gli inquirenti, spiega la Rsi, l'uomo avrebbe tolto i diamanti (peraltro finti) prima di chiudere il cofanetto, con l’intento di poi esigerne il rimborso.