Il principio è quello di risucchiare i risparmi di chi spera di moltiplicare la liquidazione o di trasformare il salvadanaio in cassaforte
"Non ho mai avuto tanto male alla pancia in tutta la vita, neppure quando ho partorito. È come precipitare dal 30esimo piano": Christiane si confida con Le Monde e racconta di come sono volati via quei 450.000 euro, i risparmi di una vita insieme al marito.
Il sogno di moltiplicarli e diventare ricchi, ricchissimi, poi il terribile risveglio: scrive un messaggio al suo "contatto", niente. Telefona, niente. Tutto sparito, tutto finto, tutto svanito, per lei e per altri 700 francesi finiti nella grande truffa dell’investimento in diamanti.
Il caso è esploso nel 2017, il quotidiano francese gli dedica oggi una lunga inchiesta, per la prima volta le vittime parlano, raccontano, spiegano come può succedere di farsi ingannare anche se si è stati avveduti e prudenti per una vita. La frode dei diamanti è lavoro quotidiano da due anni per la cellula di Tracfin, l’antiriciclaggio francese. Per ora sono state chiuse una ventina di pratiche, ora in mano alla giustizia. Al centro dell’ingranaggio un’entità finora inafferrabile ma dal nome evocativo di ricchezze esclusive, "Vendome Tradition". Attorno, a raggiera, operavano siti Internet dai nomi altrettanto illusori: "Diamantin", "Traditiondiamant", "Boursedesdiamants".
Il principio della truffa è quello di risucchiare i risparmi di chi spera di moltiplicare la liquidazione o di trasformare il salvadanaio in cassaforte, accumularli, dare qualche "gadget" ai "veterani" con i soldi degli ultimi entrati, poi far sparire i soldi in conti di società fittizie in Gran Bretagna, Belgio e Israele. Tracfin ha contato finora 1,7 milioni di euro, una minima parte.
Un servizio andato in onda in un tg di prima serata che vantava l’affidabilità e le potenzialità infinite dei diamanti, diventato virale sui social network, ineffabili "esperti" invitati in studio dalle più note tv all news, tutti a raccontare come si diventa ricchi facilmente con i diamanti.
Colette, una delle truffate, racconta il suo drammatico risveglio dal sogno di "Private Diamond", la società alla quale – dopo aver visto e rivisto quel servizio al tg – aveva affidato tutti i suoi risparmi, 250.000 euro. Per i figli, i nipoti, sognava che quel denaro si moltiplicasse ma adesso lo aveva richiesto indietro perché la notte non dormiva più. "Pronto, signora – questa la telefonata che ricevette, riferita da Le Monde – qui è Yves Vandenhove di Private Diamond. Ho una bellissima notizia per lei, la rimborsiamo prima del previsto. Un russo è d’accordo per acquistare i suoi diamanti". Colette sente il cuore battere forte, con questo Yves lei non aveva mai parlato prima. Il suo "contatto" le aveva spiegato che in ogni caso servivano 90 giorni per essere rimborsati. "Sì – le dice lo sconosciuto – ma c’è questa opportunità, subito, in due giorni può riavere i suoi soldi. Bisogna solo pagare l’Iva, sono 29.000 euro". In quell’istante, crollò il mondo di Colette: non c’erano più i suoi soldi, non ci sarebbero mai stati diamanti, tutto era stato una truffa. E come lei tanti altri ai quali resta una flebile speranza: recuperare almeno una parte dei soldi se ad alcune società prestanome saranno sequestrati i conti bancari.