Ticino

Il Ps dice 'Basta privilegi ai Consiglieri di Stato!'

Lanciata oggi l'iniziativa popolare che chiede di affiliare i 'ministri' all'Istituto di previdenza cantonale

Raoul Ghisletta, Igor Righini e Tatiana Lurati
28 gennaio 2019
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Assoggettare i consiglieri di Stato all’Istituto di previdenza del Canton Ticino (Ipct) durante il loro mandato; modificare di conseguenza la legislazione attuale, stralciando il regime previdenziale speciale a loro favore e inserendo delle indennità speciali di uscita da corrispondere a fine mandato; e rivedere la retribuzione dei consiglieri di Stato in corso di mandato, al fine di mantenere un certo equilibrio tra la situazione complessiva attuale e quella futura.

Sono tre le richieste contenute nell'iniziativa popolare generica denominata 'Basta privilegi ai Consiglieri di Stato!' che il Ps ha lanciato oggi. "Il problema della previdenza vecchiaia dei consiglieri di Stato va risolto una volta per tutte: non è possibile attendere oltre", si legge in una nota diramata dal partito a margine di una conferenza stampa svoltasi alla Casa del popolo Bellinzona. 

Il Ps si è risolto a lanciare l'iniziativa "dopo il rifiuto" opposto dai "partiti di maggioranza" alle proposte socialiste in sede parlamentare e "in seguito alla loro inazione e passività che ha fatto arenare il dossier in commissione". 

Il cambiamento di sistema è "possibile" e rappresenta "la soluzione più semplice e trasparente”, affermano i socialisti. "Evitiamo di fare gli sbagli del passato costruendo un sistema che di fatto non separa la previdenza professionale da un sistema di indennità e di buona uscita per i Consiglieri di Stato e che rischia ancora una volta di non essere trasparente", si legge nella nota.