In casa Plr Alex Farinelli ha dato la propria disponibilità a candidarsi per il Consiglio di Stato
Un’estate tra impegni professionali, ferie e un pensiero. Quello rivolto alle elezioni cantonali del prossimo aprile. Candidarsi o no per il Consiglio di Stato? Alex Farinelli ha sciolto le riserve e ha comunicato alla presidenza del Plr la propria disponibilità a correre anche per il governo. Anche per l’esecutivo cantonale, avendo infatti già deciso di ricandidarsi per il Gran Consiglio in cui è stato eletto in occasione delle ‘cantonali’ 2015.
Trentasei anni, sindaco di Comano, attuale capogruppo in parlamento, Farinelli è pronto quindi a rimettersi in gioco, dato che nella lista Plr per il Consiglio di Stato c’era già nel 2015, quando per finire è stato eletto Christian Vitta. Della sua disponibilità a correre nuovamente per il governo, confermataci dall’interessato ieri mattina, Farinelli ha informato di recente il presidente Bixio Caprara e il vice Michele Morisoli, che si stanno occupando di formare la squadra degli aspiranti consiglieri di Stato. Una disponibilità sollecitata fra gli altri proprio da Caprara e Morisoli. Vengono così smentite al momento le voci, diffuse agli inizi di agosto da qualche media online, che davano in forse la presenza in lista di Farinelli. Del resto l’obiettivo del partito appare chiaro: la riconquista del secondo seggio in Consiglio di Stato. Da qui la scelta di presentare non una lista di accompagnamento, ma di affiancare alla candidatura di Vitta quelle di altri nomi forti del Plr. Poi evidentemente l’esito di determinate strategie dipende da più fattori e dunque anche da quello che faranno gli altri partiti. Data per scontata la ricandidatura di Vitta, la squadra liberale radicale che correrà nell’aprile 2019 per il governo verrà completata per ottobre.
La discesa in campo di Farinelli non scuote più di tanto la sezione di Lugano del Plr. Interpellato dalla ‘Regione’, il presidente Guido Tognola non si scompone e rimanda la decisione sulle candidature per il Consiglio di Stato ai vertici del partito cantonale e al Comitato in programma il 13 ottobre. L’assemblea della sezione di Lugano, prevista per giovedì 13 settembre alle 20 al capannone di Pregassona, ratificherà invece unicamente la lista dei tredici nominativi che correranno per un posto in Gran Consiglio. Improbabile ma non impossibile che il Luganese possa avere due rappresentanti in corsa per il Consiglio di Stato. Dal canto suo, la capogruppo Plr in Consiglio comunale Karin Valenzano, il cui nome è stato indicato a più riprese fra quelli papabili per la lista per il governo cantonale, preferisce non esporsi affermando di non avere nessun tipo di preclusione di principio. Valenzano, che peraltro fa parte dell’Ufficio presidenziale del partito, ammette di aver avuto un colloquio con i vertici sulla sua eventuale candidatura, così come lo hanno avuto tanti altri.
Intanto, sempre in casa Plr, Walter Gianora, classe 1955, presidente del Gran Consiglio sino al maggio scorso, ha deciso di non sollecitare un nuovo mandato. In altre parole non si candiderà alle ‘cantonali’ 2019. “Le sempre maggiori difficoltà nel conciliare gli impegni politici con quelli professionali, familiari e personali, mi hanno fatto propendere per la rinuncia a una nuova ricandidatura – scrive Gianora in una nota alle redazioni –. Dopo quarantatré anni di vita politica attiva, dei quali l’anno prossimo dodici in Gran Consiglio, ho ritenuto che sia giunto il momento di favorire il ricambio generazionale, e di poter ‘togliere dal cassetto’ tutti quei progetti personali rimasti là, in subordine alla politica.”