Ticino

Rimborsi spese telefoniche, solo Bertoli ha rinunciato

La replica di Zali a un'interpellanza di Pronzini sul tema: il governo "è in attesa di una risposta sulla proposta". Ma Pronzini: "Siete arroganti e prepotenti"

Ti-Press
18 giugno 2018
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Ennesimo, teso scambio di battute tra il presidente del Consiglio di Stato, Claudio Zali, e Matteo Pronzini nella seduta di Gran Consiglio iniziata questo pomeriggio. Tema, manco a dirlo, i rimborsi ai consiglieri di Stato, oggetto di un'interpellanza del granconsigliere del Movimento per il socialismo. "I membri del governo hanno continuato a beneficiare dei 300 franchi mensili previsti come rimborso per le spese telefoniche ma senza base legale?" ha chiesto Pronzini. Secca la replica di Zali: "Solo Manuele Bertoli, a partire dal 22 febbraio, ha chiesto di essere esentato da questo benefit". Per il resto, il Consiglio di Stato è in attesa di una risposta dell'Ufficio presidenziale in merito alla nuova proposta, inoltrata nel mese di aprile, sui rimborsi.

In seguito, rifiutandosi di rispondere a domande non presenti nell'interpellanza, Zali ha fatto andare su tutte le furie Pronzini che ha rinnovato le accuse al governo di essere "arrogante" e "prepotente".