Via libera del parlamento al credito da 6,7 milioni di franchi per la sperimentazione della 'Scuola che verrà'. Alle Medie saranno testati due modelli
Dal prossimo settembre in quattro sedi di scuola media (Acquarossa, Tesserete, Caslano, Biasca) e tre scuole comunali (Coldrerio, Paradiso, Cadenazzo) sarà sperimentata la 'Scuola che verrà', il progetto di riforma elaborato dal Dipartimento dell'educazione di Manuele Bertoli. Il Gran Consiglio dopo quattro ore abbondanti di discussione ha infine votato il credito necessario, lievitato a 6,3 milioni di franchi dopo i “ritocchi” della Commissione scolastica.
“Ritocchi” che hanno permesso di giungere in aula con un compromesso “blindato”, sottoscritto dai gruppi Plr, Ppd e Ps, a cui si è aggiunto il sostegno dei Verdi. Nelle scuole medie si sperimenteranno infatti due modelli, non soltanto uno. A fianco a quello del Decs, che prevede l'abolizione dei livelli e sette/otto laboratori nelle materie principali con la classe divisa a metà in modo casuale, si testerà anche il modello avanzato dal Plr, per cui nei laboratori di italiano, matematica, tedesco e scienze la classe sarà divisa secondo le competenze degli allievi.
Al termine la licenza di scuola media sarà comunque uguale per tutti gli allievi coinvolti nella sperimentazione, senza la precisazione sul tipo di modello o su quale classe di laboratorio è stata seguita.
Per la maggioranza del parlamento valutare entrambe le possibilità è giudicato positivamente, e permetterà al termine della fase test (tre anni) di avere più dati e scegliere la via ritenuta migliore.