Il deputato Alex Farinelli invita il governo federale a trovare altri argomenti, come la copertura dell'autostrada in Campagna Adorna
A Berna (e all'Ustra) si sono presi una pausa prima di riannodare i fili del progetto per il potenziamento dell'A2 fra Lugano e Mendrisio. Annullata l'ultima riunione del Gruppo di accompagnamento politico al PoLuMe, si è motivato nero su bianco con la necessità di fare una riflessione. E ai piani alti ne hanno ben donde alla luce delle voto popolare del 24 novembre scorso: nel Mendrisiotto si è detto ‘no’ all'ampliamento della rete delle strade nazionali con circa il 63 per cento. Anche nella regione, del resto, le istituzioni locali attendono di sedersi al tavolo della Commissione regionale dei trasporti per ragionarci su.
D'altro canto, il responso delle urne agli occhi del Consigliere nazionale Alex Farinelli, del Plr, "evidenzia come, per aumentare l'accettazione dei progetti, non basti illustrare i vantaggi legati alla viabilità, ma sia necessario includere ulteriori elementi migliorativi per il territorio". Come dire che per convincere Mendrisiotto e Basso Ceresio ad accettare la terza corsia dinamica ci vuole ben altro. E qui il deputato va dritto al punto e interpella il governo federale. Sullo sfondo il PoLuMe, "nel caso si volesse proseguire con i progetti in corso di approfondimento, come intende il Consiglio federale migliorarne l'accettazione, tenendo conto dell'opposizione manifestata nella consultazione popolare?".
E lanciando una suggestione, "considerando che un progetto in galleria comporta una estrazione di inerti, il Consiglio federale non ritiene che impiegarli parzialmente per una copertura parziale dell'autostrada nei pressi di Mendrisio (zona Campagna Adorna) possa contribuire in maniera importante a rafforzare il consenso verso il progetto?".
Gli interrogativi sono sul tavolo. Le proposte avanzate da Farinelli, chiarisce lo stesso Consigliere nazionale, "mirano a migliorare l'integrazione dei progetti infrastrutturali nel contesto territoriale, rispettando le esigenze della popolazione locale e affrontando le criticità evidenziate. La rivalutazione di soluzioni innovative e rispettose dell'ambiente può rappresentare un passo importante per ristabilire la fiducia e ottenere un ampio sostegno per futuri interventi".
Ad attendersi un ripensamento sono pure Municipio e Consiglio comunale di Val Mara, tra i più severi a bocciare il potenziamento in consultazione (con il 67,4 per cento). Le richieste affidate a una presa di posizione sono chiare. Si domanda, infatti, che il progetto venga "rivisto in modo radicale al fine di ridurre l’impatto negativo sul territorio e sulla popolazione e che le misure compensatorie siano rafforzate, prevedendo ad esempio la copertura di tratti importanti dell’autostrada al fine di permettere una ricomposizione urbanistica armoniosa e rispettosa del territorio di Val Mara". Si sollecita altresì di prediligere "investimenti e opere che favoriscano l’uso dei mezzi di trasporto pubblico, che spostino il traffico pesante dalla strada alla rotaia o che si attuino progetti di circonvallazione degli abitati a salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della popolazione".
Per le istituzioni del Comune, d'altra parte, l'esito del voto federale rappresenta "la chiara conferma di quanto il progetto PoLuMe non fosse di gradimento tra la popolazione di Val Mara, sia perché comporterebbe impatti limitati e differenziati tra i quartieri del Comune, sia perché si dovrebbe convivere per un decennio con un importante cantiere". Non solo, si constata pure che "il potenziamento autostradale con la terza corsia dinamica porterebbe una limitata riduzione dei passaggi sulla strada cantonale, controbilanciata dal forte aumento del transito in autostrada".