La petizione ha raggiunto 1’500 sottoscrizioni. I promotori vorrebbero incontrare il Consiglio della Fondazione Diamante per un confronto
Continua la mobilitazione per salvare L’Uliatt. Ha raggiunto 1’500 sottoscrizioni la petizione che ha come obiettivo di cercare di mantenere aperta l’osteria di Chiasso gestita dalla Fondazione Diamante. I promotori della raccolta firme informano che quanto raccolto verrà inoltrato alla Fondazione a fine novembre; in quell’occasione il primo firmatario Moreno Colombo informa che “probabilmente il comitato vorrà incontrare per un confronto il Consiglio della Fondazione”. Il 9 dicembre, quanto raccolto verrà consegnato al Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, in occasione della seduta di Gran Consiglio.
La direttrice della Fondazione, Maria-Luisa Polli, aveva affermato, a fine ottobre, che la decisione della chiusura «è frutto di molte riflessioni che si sono sviluppate nel corso degli ultimi due anni. Siamo giunti a questa decisione, che non è possibile modificare». Per i promotori – capitanati da Colombo e Stefano Tonini – L’Uliatt, viene spiegato nella petizione, è “un punto di incontro per la comunità chiassese, ma soprattutto un luogo di interscambio tra la realtà della Fondazione Diamante e la cittadina”.