In risposta a un’interrogazione di Massimiliano Robbiani, il Municipio spiega che ‘la rapida ricrescita del verde ha imposto delle priorità’
Le due stagioni appena passate sono state piuttosto bagnate. Piogge che hanno causato diversi episodi di allagamenti, ma anche uno sviluppo più rapido della vegetazione. E proprio quest’ultimo punto “ha messo a dura prova l’intero apparato organizzativo delle Squadre esterne dell’Ufficio Verde pubblico di Mendrisio”. A sostenerlo è l’Esecutivo che, in risposta a un’interrogazione di Massimiliano Robbiani, Simona Rossini, Alessio Allio, Nadir Sutter, Samuele Caimi e Lorenzo Rusconi, spiega i motivi della poca cura di alcune aree della città.
I firmatari, nell’interrogazione sostenevano che “la zona delle Cantine versa in condizioni di trascuratezza per quanto riguarda il verde e la manutenzione generale”. Un’affermazione che l’Esecutivo respinge, affermando che “non è corretto asserire che la zona sia stata trascurata, ma semplicemente è stato necessario definire delle priorità d’intervento, per rapporto alla forza lavoro disponibile”. Tuttavia, precisa il Municipio, “quest’anno, in particolar modo in primavera e a inizio stagione estiva, il nostro territorio è stato oggetto di abbondanti precipitazioni e la vegetazione ha avuto modo di svilupparsi e crescere più rapidamente rispetto agli scorsi anni”. La rapida comparsa del verde ha quindi comportato delle scelte “che hanno inevitabilmente portato a intervenire presso scuole e parchi giochi”.
Stando al ‘Bollettino del clima Primavera 2024’ di Meteo Svizzera, per quanto riguarda la situazione climatica nel mese di marzo “sul versante meridionale delle Alpi, le precipitazioni totali hanno raggiunto il 300% e più della norma 1991-2020”. Dati che porteranno l'esecutivo a chinarsi su una riflessione sulla gestione futura delle opere di manutenzione straordinaria del verde pubblico.