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Acquisti di watt, la strategia ‘inadeguata’ delle Aim

Il Municipio di Mendrisio fa autocritica sulle procedure seguite nel passato recente e l’effetto sulle tariffe. Che nel Distretto restano le più care

I contributi attinti dalle Aziende sono però preziosi per la Città
(Ti-Press)
5 ottobre 2024
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Nel 2025 il ritocco delle tariffe elettriche Aim è stato contenuto. In passato, però, gli aumenti si sono fatti sentire e hanno fatto discutere anche la politica. E, in effetti, qualcosa non ha funzionato, al di là degli scenari geopolitici sfavorevoli. A dirlo chiaro e tondo è lo stesso Municipio della Città di Mendrisio. Sollecitato dai consiglieri comunali della Lista civica, Tiziano Fontana e Antonia Bremer, l’Esecutivo ha ammesso che sì, “la strategia e le procedure sino a quel punto – il 2023, ndr – adottate si sono rivelate inadeguate nel momento in cui le dinamiche di mercato sono variate”. Vista a posteriori, si ribadisce, è possibile “sostenere che alcune valutazioni interne potevano essere compiute diversamente”. L’autorità comunale, dunque, fa autocritica. Rimandando alla stagione in cui le Aziende erano di competenza del municipale Massimo Cerutti (poi esonerato). Forte del fatto, comunque, che poi l’approccio è mutato.

“La strategia e il processo decisionale alla base degli acquisti di energia elettrica – si assicura – sono stati rivisti nel corso dell’ultimo trimestre 2022. L’acquisto di una percentuale fissa di energia all’interno di intervalli di tempo regolari permette ora di mitigare il rischio di repentine variazioni del prezzo”. Quanto basta per contenere i prezzi. Anche se raffrontando i dati delle tre aziende del Mendrisiotto e Basso Ceresio, parametro di riferimento un nucleo famigliare residente in un appartamento di quattro locali – da 4’500 kWh/a –, nel costo globale così come in quello dell’energia le Aziende industriali risultano essere le più care. Andando anche al di là del dato mediano a livello svizzero.

Aziende a confronto

I diagrammi messi a disposizione dalla ElCom, l’autorità di regolazione statale e indipendente del settore elettrico, sanno essere quanto mai esplicativi. Base di paragone, come detto, la categoria H3 (oltre a un prodotto standard), tabelle e grafici restituiscono l’andamento dei tariffari delle Aim di Mendrisio, dell’Age di Chiasso e dell’Aem di Stabio negli ultimi anni, i più significativi sul mercato dei watt. Il primo numero che balza all’occhio è quello che traduce la totalità di costi e tributi. A Mendrisio per l’anno prossimo si attesta a quota 30,86 centesimi al KWh (nel 2024 era sui 29,56), a fronte dei 28,07 di Age e dei 25,46 di Aem.

A risultare variabile nel perimetro del Distretto è, in ogni caso, pure il prezzo dell’energia. Se nel comprensorio mendrisiense nel 2025 si verseranno 13,71 centesimi al kWh (in leggera flessione), in quello chiassese di centesimi se ne richiederanno 12,26, mentre a Stabio ci si è fermati a 11,51 centesimi (ambedue in aumento). La differenza interessa poi anche il costo dell’utilizzazione della rete: di 12,62 centesimi al kWh per le Aim (in crescita), di 11,28 per l’Age e di 9,42 per l’Aem (in entrambi i casi in calo).

Contributi preziosi a bilancio

I bilanci delle Aim a Mendrisio restituiscono, però, anche un contributo prezioso a favore della Città. E pure qui il Municipio lo fa presente a chiare lettere. Se venissero a cadere gli interessi di remunerazione – disciplinanti, si ricorda, dalla legislazione sull’approvvigionamento elettrico – e i contributi assicurati dalle Aziende, verrebbero a mancare circa 2.5 punti di moltiplicatore. In altre parole, “la rinuncia a tali versamenti avrebbe un effetto negativo sui conti del Comune, che potrebbe comportare un adeguamento della pressione fiscale”. Come dire, a buon intenditor...

Del resto, si annota, la proprietà delle reti è del Comune di Mendrisio e quindi delle cittadine e dei cittadini. Sul piano contabile, la Città di Mendrisio preleva parte dell’indennizzo – sul rischio per il capitale investito sulle reti – pari a un milione e mezzo di franchi, “finanziato in parte dalla rete elettrica e in parte dalla rete del gas”. A ciò si aggiungono i 100mila franchi forfettari a sostegno degli eventi cittadini. Il contributo Aim, fa sapere l’Esecutivo, è destinato all’80 per cento al dicastero Cultura, eventi e sport e iscritto alla voce ‘Manifestazioni cittadine’. Non si tratta, si precisa, “di una sponsorizzazione diretta di cui il dicastero può beneficiare attivamente per l’attribuzione di contributi”. Il restante 20 per cento va, invece, al promovimento dello sviluppo economico attraverso le attività organizzate nei nuclei storici dei quartieri di Mendrisio.