laR+ Mendrisiotto

Nella casa dei genitori teneva la droga e un coltello a farfalla

Diciottenne condannato dalla Corte delle Assise correzionali a un trattamento stazionario: ‘Non è così che si affronta la vita’

Vendeva 0,35 grammi a 50 franchi
(Ti-Press)
25 giugno 2024
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«È triste vedere un ragazzo così giovane in carcere da così tanto tempo». È con questo commento che il giudice Mauro Ermani ha condannato un 18enne, reo confesso, domiciliato nel Mendrisiotto, a 21 mesi sospesi per grave infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti e per possesso illegale di un'arma. Il giovane, tra agosto e dicembre dello scorso anno, a Chiasso e in altre imprecisate località, ha detenuto e spacciato almeno 230 grammi di cocaina e 40 di hashish. Base operativa è stata la casa dei suoi genitori dove, oltre alla droga, teneva un coltello a farfalla.

‘La vita non si affronta così’

L’esecuzione della pena è stata sospesa per dar luogo a un trattamento stazionario e viene dedotta la carcerazione preventiva sofferta, di 66 giorni. Il processo alle Assise correzionali di Mendrisio, ha visto un accordo tra le parti – il procuratore pubblico Zaccaria Akbas e il difensore Francesco Barletta – per la medesima pena poi pronunciata dalla Corte. Pena che si aggiunge a quella di 3 mesi sospesi condizionalmente per un periodo di prova di due anni inflittagli in passato dal Magistrato dei minorenni. «L’imputato – ha concluso Ermani – non è un ‘tossico’, ha spacciato per ottenere un guadagno. Spero che possa maturare, non è così che si affronta la vita, altrimenti rischia di passare più giorni in carcere che fuori».

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