Presentate due opposizioni contro la pubblicazione del progetto stradale e di adeguamento previsto su via Camponovo
Pedrinate sta facendo sentire la sua voce. La popolazione del quartiere di Chiasso non ci sta e ha già presentato due opposizioni contro la pubblicazione del progetto per le fermate del trasporto pubblico ‘Grotto Paradiso’, su via Camponovo. La notizia è emersa durante la seduta costitutiva del Consiglio comunale, a seguito di un'interpellanza verbale di Giorgio Fonio (Centro). Dopo una lunga discussione, nel giugno dell'anno scorso il legislativo aveva approvato il credito di 1'051'000 franchi con 23 voti favorevoli, 10 contrari e 5 astenuti. «Avevamo chiesto di rinviare il messaggio in commissione per tematizzare il tema perché a noi risultava che la popolazione di Pedrinate ritenesse la nuova fermata pericolosa». Venuto a conoscenza delle opposizioni, Fonio ha chiesto al Municipio «se non intende fermarsi un attimo» per evitare «i costi degli avvocati per un'opera che, sostanzialmente, la popolazione di Pedrinate non vuole». Quella presentata dall'esecutivo «è stata la miglior soluzione possibile per Pedrinate», ha commentato il capodicastero Pianificazione Davide Lurati. Il sindaco Bruno Arrigoni ha dal canto suo spiegato che «abbiamo seguito la volontà del Consiglio comunale, ci siamo informati con il Cantone ed è stata pubblicata la domanda di costruzione». Il progetto stradale e gli atti espropriativi possono essere consultati all'Ufficio tecnico fino al 16 maggio.
A rivolgersi alla Sezione amministrativa immobiliare sono stati la Commissione di quartiere Pedrinate-Seseglio e dei privati (tutti rappresentati dall'avvocato Renzo Galfetti). Questi ultimi hanno allegato una “petizione sottoscritta al momento spontaneamente da 52 persone le quali, in aggiunta a tutti gli opponenti” denunciano la pericolosità della fermata. “In totale almeno 70 famiglie”, si sottolinea. Entrando nei dettagli degli scritti, emerge che per i firmatari “da decenni l’attuale fermata dei bus è considerata ideale” sia per “la sicurezza (mai si sono riscontrati incidenti di sorta)” che “per la facilità di raggiungimento da parte di tutti gli utenti”. L'attuale fermata, sostengono ancora i firmatari delle opposizioni, può “facilmente essere adattata alle nuove normative anche, se del caso, ridisegnando la rotonda”. In questo caso “basterebbe una fermata su un solo lato servendo sia chi arriva che chi parte in qualsiasi direzione”, avendo la rotonda “lo scopo di limitazione della velocità”.
Per gli opponenti la nuova fermata è quindi “pericolosa”: per raggiungerla dal nucleo e da altre zone “anziani, invalidi e bambini delle scuole dovranno infatti attraversare fino a tre volte la strada di accesso al nucleo e quella a veloce e forte traffico che porta verso la dogana o che dalla stessa arriva”. Il marciapiede sul lato sud “è assai ristretto e invaso dai parcheggi delle case vicine, con la necessità per i pedoni di camminare sulla strada”, mentre la costruzione di un nuovo marciapiede sul lato nord “non è prevista e non sembra possibile stante il calibro della strada”. A questi si aggiungono i costi, definiti “esorbitanti: già il solo preventivo somma a oltre 1,2 milioni, ma con le opere di messa in sicurezza indicate e condizionate dal Consiglio comunale siccome indispensabili (importanti espropri per la costruzione di un marciapiede sul lato nord ad esempio) è facile prevedere un consuntivo perlomeno doppio”.
Altro punto sollevato è un “contrasto” con il Piano regolatore: “Nel piano viario parte integrante del Pr l’ubicazione della nuova fermata non è prevista: il progetto è quindi contrario alle normative edilizie vigenti e non può essere approvato”. Nell'opposizione popolare si legge inoltre che “si ha notizia che il Municipio, ben consapevole della pericolosità, abbia conferito a un ingegnere Eth del traffico mandato di esaminare le alternative” presentate. “Si confida che il Cantone partecipi intelligentemente a tale scrupolosa verifica e che abbia poi a rispettarla. Se si arrivasse a una soluzione condivisa, la realizzazione si avrebbe in tempi relativamente brevi”. Da noi contattati, alcuni membri dell'esecutivo non hanno voluto entrare nel merito di questa possibilità.
Nel suo intervento in Consiglio comunale, Davide Lurati ha ricordato che «il progetto, di cui si parla da oltre 10 anni, ha seguito tutto l'iter di approvazione e verifica sia cantonale che comunale. La necessità di una fermata in sicurezza è sostenuta anche da una mozione interpartitica presentata nel 2015 che chiedeva lo spostamento della stessa in una posizione più sicura, idealmente nella rotonda Giardinetti». Le verifiche con i referenti cantonali «hanno dimostrato che non è una soluzione praticabile». Oltre a rispondere anche alle esigenze del trasporto scolastico, il progetto deve essere «conforme alla Legge federale per i disabili: la messa a norma richiede tecniche specifiche come un tratto rettilineo di più di 50 metri per l'affiancamento del bus al marciapiede e la posa di bordure rialzate speciali». I lavori prevedono anche la messa in sicurezza del tratto di strada. Un progetto che Lurati ha riassunto con «sicurezza e disabilità: penso sia il momento di dotare anche Pedrinate di una fermata per disabili in tutta sicurezza». Il messaggio votato dal legislativo procede quindi «nel suo iter – ha concluso Lurati –. Faremo il punto della situazione dopo che prenderemo visione delle risposte che ci verranno fornite dal Cantone».