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Richiedenti asilo: ‘Non si rilevano situazioni critiche’

Sollecitato da un'interrogazione presentata dopo la violenza sessuale sul treno, il governo fa il punto della situazione a Chiasso

Il governo risponde
(archivio Ti-Press)
3 maggio 2024
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Attualmente “non si rilevano situazioni particolarmente critiche” legate alla presenza di richiedenti asilo a Chiasso. Questo “tenuto conto degli importanti sforzi di coordinamento e collaborazione tra Confederazione, Cantone e Comuni toccati”. A esprimersi è il Consiglio di Stato, sollecitato da un'interrogazione di Boris Bignasca (Lega) presentata dopo l'episodio di violenza sessuale su una minorenne nel bagno di un treno partito da Lugano e diretto a Chiasso. Per questo reato, che risale all'ottobre scorso, sono stati arrestati due richiedenti asilo algerini che, all'epoca dei fatti, “erano alloggiati presso il centro federale d'asilo di Chiasso”. Per questo motivo alcune domande presentate non hanno trovato risposta perché “la spettanza è esclusivamente federale”. Se inizialmente per i due arrestati “si desumeva un'età superiore ai 19 anni”, dagli accertamenti è invece emerso che si trattava di minorenni. L'autore materiale è già stato condannato a un anno di detenzione dalla Magistratura dei minorenni; per il ‘palo’ l'incarto è stato di recente rinviato al Ministero pubblico.

I viaggi di rinvio

Nella sua risposta il CdS ha inoltre spiegato che “nonostante una decisione negativa in materia d'asilo e il conseguente obbligo di lasciare la Svizzera, non è sempre possibile – per motivi non imputabili all'autorità cantonale designata a eseguire il rinvio – procedere all'allontanamento del richiedente asilo respinto”. Pur richiedendo la collaborazione dello Stato d'origine, “fintanto che esso non procede all'identificazione dell'interessato come proprio cittadino, non è possibile ottenere un documento di viaggio valido”. Un elemento “indispensabile per portare a buon fine il rinvio della persona dal nostro Paese con l'organizzazione di un volo di rimpatrio in collaborazione con l'autorità federale”.

La situazione in Ticino

Oltre ai Centri federali di Chiasso e Pasture, in Ticino sono presenti “sei strutture per l'alloggio di persone afferenti al settore dell'asilo”. Queste strutture “hanno una capienza complessiva di circa 370 posti e accolgono persone che hanno depositato una domanda d'asilo (con o senza esito) attribuite al Canton Ticino”. Il governo spiega che le persone che non possono essere immediatamente trasferite in un centro d'alloggio collettivo per mancanza di posti liberi “vengono alloggiate in alloggi temporanei o pensioni dislocate su tutto il territorio ticinese’. A fine marzo 2024 “vi erano oltre 700 posti letto supplementari presso strutture temporanee”.

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