Lega e Udc prendono posizione dopo l'episodio avvenuto nel fine settimana. Il Municipio di Chiasso scrive a Baume-Schneider
Ha suscitato profonda indignazione e tante domande la presunta violenza sessuale commessa da due richiedenti asilo su una minorenne nella notte tra sabato e domenica a bordo di un treno partito da Lugano e diretto a Chiasso. Stando a nostre informazioni i fatti si sarebbero svolti nel bagno di uno dei primi treni del mattino, dove la ragazza sarebbe stata trascinata. I due uomini, ospiti del centro federale d'asilo di Pasture, sono in stato di fermo. Toccherà ora alla Magistratura dei minorenni ricostruire la dinamica dei fatti e le rispettive responsabilità nell'accaduto. L'inchiesta, ci ha confermato il Ministero pubblico mantenendo lo stretto riserbo, sta andando avanti.
A esprimersi è soprattutto la politica. Sia Lega che Udc hanno preso posizione sull'accaduto. “Il gravissimo reato commesso non è che la (purtroppo) prevedibile conseguenza di una politica migratoria improntata all'accoglienza scriteriata in cui la Svizzera persiste per motivi ideologici”, si legge in un'interrogazione presentata da Boris Bignasca (Lega) al Consiglio di Stato. In merito “all'odioso atto di violenza sessuale”, al Governo viene chiesta età e nazionalità dei due presunti autori, da quanto tempo sono in Svizzera, “quanto costa al mese la gestione di questi due richiedenti asilo accusati di stupro” e “cosa facevano sul treno alle 6 di mattina questi due richiedenti asilo”. Passando alla situazione generale, tra le varie domande Bignasca chiede al Consiglio di Stato se “la situazione a Chiasso e nei dintorni degli altri centri asilanti sia accettabile” e se “è vero che il Cantone prevede di dislocare altri richiedenti sul territorio (per esempio ad Arzo), se Comuni e popolazione sono stati coinvolti e chi paga i costi di gestione (sicurezza accresciuta)”.
Tramite un comunicato stampa, l'Udc Svizzera fa sapere di “esigere un'indagine esaustiva su questo terribile crimine: chi sono gli autori? Da dove provengono? Avevano precedenti penali? Si sta indagando su altri reati in relazione ai due richiedenti asilo? Le autorità competenti devono dire come stanno le cose”. Nella presa di posizione si sottolinea inoltre che “Udc Svizzera esige che la Consigliera federale responsabile, Elisabeth Baume-Schneider, agisca e si impegni a porre fine al caos nel settore dell'asilo. Non è accettabile che la popolazione svizzera debba pagare le conseguenze della politica d'asilo della Sinistra: da un lato con miliardi di franchi dei contribuenti e dall'altro con aggressioni pressoché quotidiane in tutta la Svizzera da parte dei richiedenti asilo”.
Durante la sua seduta settimanale, il Municipio di Chiasso ha esaminato la lettera ricevuta la scorsa settimana dalle Commissioni di quartiere. Nella stessa, come si ricorderà, l'esecutivo è stato invitato a chiedere un incontro urgente con il Consigliere di Stato Norman Gobbi per individuare rimedi immediati a una situazione definita “insostenibile”. «Conosciamo bene quanto descritto nella lettera – commenta, raggiunta da laRegione, la capodicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni –. Il Municipio ha deciso di scrivere una lettera ufficiale, alla quale allegheremo anche quella delle Commissioni di quartiere, alla Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, con copia a Norman Gobbi, invitandola a venire a Chiasso per rendersi conto personalmente della situazione e trovare soluzioni a breve». Come richiesto dai rappresentanti dei quartieri, la stessa verrà inviata a tutti i membri dei legislativo e delle commissioni di quartiere stesse. Baume-Schneider aveva già preannunciato una visita nel Basso Mendrisiotto e nella cittadina di confine nel corso dell'autunno.