In una mozione Luca Pestelacci propone la creazione un apposito spazio per i circa 1500 cani presenti in città
I ticinesi amano sempre di più i cani. Nell’arco di quindici anni la crescita della popolazione canina nel Cantone è aumentata di quasi 10mila unità (da 25’677 a 34’585) e in tanti Comuni stanno nascendo delle zone dedicate esclusivamente a loro. Stando a una mozione interpartitica presentata nelle scorse settimane da Luca Pestelacci (cofirmatari Gianluca Padlina, Massimiliano Robbiani e Andrea Stephani), “Mendrisio rimane l’unica città ticinese a non disporre di un’area dedicata ai cani sul proprio territorio”. E proprio per questo motivo l’esponente liberale chiede che venga introdotto un dog park dato che in città “risiedono 1’494 amici a quattro zampe. Un numero che non è più possibile ignorare”.
Nel dicembre del 2021 il Municipio di Mendrisio aveva già risposto a un’interrogazione simile firmata in quel caso dai leghisti Massimiliano Robbiani e cofirmatari Nicholas Robbiani, Samuele Caimi e Simona Rossini; in quell’occasione l’esecutivo aveva spiegato che la popolazione non sarebbe stata interessata alla creazione di uno spazio esclusivamente per i cani: “Un sondaggio sul tema era stato promosso dal Dicastero Costruzioni in stretta collaborazione con la Polizia comunale presso tutti i detentori di cani. L’esito del predetto sondaggio, peraltro oggetto di poche risposte rispetto al numero di persone contattate, confermava l’esigenza di migliorare i servizi comunali in essere e di reprimere maggiormente i contravventori delle regole contenute nell’Ordinanza municipale sui cani”. Per contro, rispondeva il Municipio, “la proposta di realizzare un dog park non era stata caldeggiata dalla maggior parte degli aderenti al sondaggio”. In quella risposta l’esecutivo non escludeva però di approfondire il tema in un “prossimo futuro”.
Secondo le disposizioni di legge cantonali, ogni proprietario di cane è tenuto a versare una tassa annuale tra un minimo di 50 franchi e un massimo di 100 franchi per ogni cane registrato all’anagrafe (banca dati Amicus). A Mendrisio, così come in gran parte del Cantone, stando alla relativa ordinanza municipale l’importo prelevato è di 75 franchi: di questi, 25 vengono versati dal Comune al Cantone, il rimanente rimane nelle casse di Mendrisio. Come viene specificato nella mozione “nel 2022 sono stati prelevati 112’050 franchi quale imposta sui cani”, quindi la città ha avuto a disposizione 74’700 franchi provenienti dalla tassa che servono a finanziare anche la distribuzione di sacchetti per la raccolta di deiezioni e i relativi cestini. Dato il costante aumento di cani in città, questa cifra, come si evince anche dai Consuntivi passati, si incrementa di anno in anno e, a conferma di ciò, nel 2023 ha incassato 120’133 franchi. Per Pestelacci la realizzazione del dog park è dunque “un investimento perfettamente sostenibile per le finanze cittadine”.
Ora che i tempi sembrano maturi, i mozionanti chiedono di “trovare l’ubicazione più adatta che potrebbe trovare posto a margine del fiume Laveggio in zona San Martino. L’area dovrà essere recintata e disporre di tutte le necessarie attrezzature”. Come esempio i mozionanti propongono di prendere spunto dal progetto di dog park realizzato nel 2017 a Bellinzona che ha “comportato costi per circa 40mila franchi”. Nella capitale il parco si estende per circa 900 metri lungo la sponda sinistra del fiume Ticino e copre un totale di 25mila metri quadrati. Lungo un tratto di 600 metri, per recintare l’area è stata posata una rete metallica proprio accanto al sentiero che è aperto anche a chi passeggia senza animali d’accompagnamento; la particolarità di questo spazio è che i padroni possono passeggiare senza tenere l’animale al guinzaglio. Il progetto bellinzonese a quasi cinque anni dalla sua apertura, aveva già ricevuto diverse critiche per la noncuranza. Anche negli scorsi giorni, dei frequentatori di quel parco avevano segnalato a ‘laRegione’ alcune problematiche come la presenza di cavalli, la mancanza di abbeveratoi adatti ai quadrupedi fino a sentenziare che, nonostante la tassa annuale versata al Comune, «si è voluto investire poco».
La più recente area cani del Mendrisiotto è quella realizzata a Stabio. Il progetto era stato pensato dal gruppo liberale locale e presentato nel febbraio 2020. A distanza di poco più di tre anni, l’estate scorsa è stata inaugurata un’area verde recintata di 850 metri quadrati nella quale possono accedere solo i detentori e conduttori di cani domiciliati o residenti nel Comune. Questa scelta pare avere fatto scuola e negli scorsi giorni, nell’ambito dei progetti ideati da Dialoghi Futuri, anche il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi, ha affermato che copierà proprio quanto è stato fatto a Stabio ed entro l’inverno verrà realizzato un dog park accanto allo stadio di calcio di Garbinasca. In questo caso però i finanziamenti giungeranno in buona parte da sponsorizzazioni.