Insediato ufficialmente il Municipio. Di vicesindacatura e singole competenze si riparla settimana prossima
La cittadina di Chiasso ha di nuovo il suo ‘governo’. Consegnate le credenziali, da giovedì sera, il nuovo Municipio, espresso, domenica, dalle urne, si è insediato in veste ufficiale. Adesso è il tempo della congratulazioni e dei festeggiamenti, le discussioni sulla vicesindacatura e l'assegnazione dei dicasteri è rinviata, infatti, a martedì. Il clima che si respira a Palazzo civico, comunque, appare incline alla collegialità. Del resto, il viatico del giudice di pace del Circolo di Balerna, Maurizio Cattaneo, vale un invito esplicito: «Dovrete favorire la pluralità delle idee, sfruttando capacità ed esperienze maturate nella vita e nella professione; e a volte andare anche contro l'opinione del proprio partito, mettendo da parte gli interessi personali in favore della causa superiore della comunità».
Tutti sono pronti, insomma, a rimettersi all'opera. Qualche voce sulle possibili aspirazioni alla carica di vice sindaco, comunque, circolano. «Le speculazioni non mancano – ci conferma il sindaco a interim Bruno Arrigoni (Plr) –, dovremo discuterne assieme. Ciascuno, d'altra parte, ha le sue desiderata, occorrerà far quadrare il tutto. Non credo, però, sarà un problema, anche se qualche aggiustamento per quanto riguarda i dicasteri è possibile. Non dimentichiamo che il Municipio si rinnova per i suoi due quinti con Stefano Tonini, entrato di recente – nel novembre del 2023, succedendo a Roberta Pantani Tettamanti, ndr – e il neoeletto Luca Bacciarini. Sono fiducioso che troveremo la giusta amalgama».
Sta di fatto che Chiasso si ritrova con un Esecutivo per intero al maschile dopo vent'anni. «Non succedeva dal 2004, quando venne eletta Roberta Pantani Tettamanti – ricorda Arrigoni –. Negli ultimi otto anni, in ogni caso, avevamo al tavolo due donne, una quota elevata in Ticino. Certo è un peccato non avere più una rappresentanza femminile – presenza ricorrente a Chiasso nella storia recente, ndr –, ma oggi non è facile trovare donne disposte a mettersi in lizza per l'Esecutivo».
Quali sono oggi le priorità della legislatura? «Per prima cosa ci aspettiamo che prossimamente il messaggio sul Centro professionale del tessile passi in Gran consiglio. Questo è l’obiettivo iniziale, in fondo ne discutiamo da anni – annota il sindaco a interim –. Poi, è chiaro, questo quadriennio sarà cruciale per il progetto aggregativo del Basso Mendrisiotto: è il progetto politico fondamentale, con la consultazione nel 2026, e per noi la priorità numero uno. Sul tavolo ci sono anche gli interventi nei quartieri, passo finale piazza Bernasconi. Altri due dossier importanti – conclude Arrigoni – sono il ‘Glies4’ sull'area ferroviaria, atteso in Consiglio comunale nei prossimi mesi, e la rinaturazione del Faloppia, a cui tengo e che darà adito di sicuro a delle discussioni».
Restando in casa Plr il volto nuovo è, come detto, quello di Luca Bacciarini, al suo primo giuramento come membro dell’esecutivo - ha raccolto il testimone dall’uscente Sonia Colombo Regazzoni - e giunto a Palazzo con la famiglia al completo e con un filo di emozione. «È un passo che volevo fare – ci dice il neoeletto –. Il Municipio mi ha sempre affascinato, mi rendo conto che sarà un lavoro impegnativo, ma la motivazione non mi manca: potrò portare la mia esperienza di conduzione». In vista l'assegnazione dei dicasteri, si sa che ogni candidato in cuor suo ne preferisce uno, non è da meno Bacciarini: «Dato il mio lavoro, mi piacerebbe occuparmi delle Finanze. Mi rendo conto però che essendo l’ultimo arrivato, sarò anche l’ultimo a scegliere». L’esperienza trentennale in ambito bancario potrebbe, quindi, non bastare per far avverare il suo desiderio: sin qui infatti il dicastero è stato retto da Arrigoni, anche lui bancario di lungo corso.
Non ne fa un mistero Stefano Tonini (Lega-Udc-Ind.), il pensiero corre alla vicesindacatura. «Guardando i numeri – ci fa capire – il nostro gruppo, secondo partito a Chiasso, potrebbe chiedere legittimamente la carica. Certo ci sono degli equilibri che vanno rispettati. Se guardo anche l'anagrafe, ho vent'anni meno del municipale più giovane. Detto questo, l'età non deve essere un handicap: a differenza dei colleghi ho anche l'esperienza da granconsigliere, che è un valore aggiunto che porto in questo Municipio. Aspettative per i dicasteri? Ne discuteremo all'interno dell'Esecutivo per capire, in base alle singole peculiarità e alle persone, quali saranno i dicasteri migliori per ognuno di noi – risponde in modo diplomatico –. Occuparmi della Socialità negli ultimi sei mesi mi ha appassionato molto e mi ha fatto crescere. Lo stesso entusiasmo e la voglia di fare bene per la città li riverserò in qualunque ambito mi venga affidato dal Municipio, nella maniera più collegiale e costruttiva possibile».
Davide Dosi (Us-I Verdi-Ind.), dal canto suo, non nasconde di essere pronto anche a cambiare. «Come ho detto otto anni fa, quando sono entrato in Municipio, ho interessi in tutti i dicasteri, tranne forse in due che non sono nelle mie corde. In effetti, non mi dispiacerebbe cambiare per conoscere altri dossier, ma i miei dicasteri – Educazione e Attività culturali, ndr – mi piacciono, così come il lavoro che ho potuto portare avanti in questi anni. Sono pronto, comunque, a valutare le esigenze dei colleghi, senza trascurare le competenze e le esperienze professionali che ciascuno di noi porta». Non ha fatto un pensiero alla Socialità? «È un ambito interessante, come lo è la Pianificazione, del resto, con l'ambiente e la mobilità che sono temi propri all'area progressista».
Un settore, quest'ultimo, nelle mani sino alla legislatura scorsa di Davide Lurati (Centro-Verdi liberali), che grazie a un pugno di voti è riuscito a farsi riconfermare e a iniziare il suo terzo mandato. «Mi piacerebbe proseguire il lavoro svolto finora nel dicastero Sport e tempo libero, ma anche nel dicastero Pianificazione-trasporti pubblici-ambiente – ammette –. Abbiamo ancora tanti progetti sul tavolo e mi piacerebbe occuparmene personalmente, come ad esempio il ‘Gleis4’».
Le sfide che attendono i neo municipali, come ha fatto presente il giudice di pace durante la cerimonia, non sono poche.