Confermati, più o meno, i trend già emersi in altri bilanci del cantone e del distretto. Sono aumentati i furti, ma è stato un anno senza rapine
«Mi piace dire che siamo la prossimità della prossimità. È un termine forse un po’ abusato ultimamente, ma nel nostro caso è davvero così». Tiene molto al concetto di vicinanza ai cittadini e alla comunità il comandante della Polizia comunale di Stabio Claudio Botti, che con la capodicastero Sanità, Sicurezza sociale, Ordine pubblico e sicurezza e Difesa Francesca Frigerio, ha presentato oggi il bilancio delle attività del 2023.
Un anno durante il quale la prossimità è stata dimostrata in diversi modi, a cominciare dalle quattro campagne: una nazionale declinata in salsa locale sui furti nelle abitazioni, due in collaborazione con la Polizia polo di Mendrisio e anche una proprio della Polcom, rivolta alle persone anziane e che ha toccato diversi temi per loro di rilievo, dall’attraversamento della strada alla visibilità. C’è stato spazio anche per una serata informativa, svoltasi all’aula magna delle scuole medie, durante la quale sono stati trattati temi di attualità come bici e monopattini elettrici e abuso di telefonini.
Tra le cifre presentate, spicca un aumento globale dei furti: quelli con scasso per esempio sono passati da 5 nel 2022 a 14. «È giusto tenere alta la guardia e non sottovalutare il fenomeno – premette Botti –, ma non bisogna neanche creare allarmismo. La cifra rientra nella media annuale (14,4, ndr) degli ultimi dieci anni». E se i furti sono cresciuti, il 2023 è stato un anno senza alcuna rapina. Non un dato da niente, per un comune di frontiera come Stabio. Ad aver contribuito a questo buon risultato potrebbe essere anche stato l’elevato numero di controlli (346) negli enti a rischio, come ad esempio le stazioni di benzina o gli uffici di cambio, che hanno una funzione dissuasiva. «Purtroppo tante segnalazioni ci vengono fatte il giorno o i giorni dopo, per avere più possibilità di rintracciare i colpevoli sono molto importanti le segnalazioni tempestive e in quest’ambito c’è un margine di miglioramento» valuta il comandante ricordando il numero per le emergenze: 117.
Sono notevolmente diminuiti i controlli stradali (da 74 a 45) e i controlli della velocità (da 33 a 11), a causa delle limitazioni imposte dall’autorità superiore. In calo anche le contravvenzioni: Botti spiega che durante l’anno c’è stata una certa tolleranza, a causa dei disagi alla viabilità dettati da cantieri stradali e dall’ampliamento delle zone 30. Sono per contro aumentate molto le ore di pattuglia (da 1’511 a 2’325), «a dimostrazione dell’importanza della prossimità per il nostro Corpo, e sebbene qualcuno abbia l’idea che giriamo di meno, questo dato dimostra che non è così». Più o meno in linea con i dati dell’anno precedente quelli relativi al servizio amministrativo.
Tra questi ultimi servizi, spicca il lavoro del Gruppo Visione Giovani, che a Stabio conta due agenti col ruolo di ‘antenne’ attivi nelle dinamiche giovanili. In quest’ambito, oltre a dei momenti di formazione alle Elementari e alle Medie, sono stati ‘sentiti’ una ventina di giovani per episodi puntuali. «Gli strumenti messi in campo sono il dialogo e la prevenzione, allo scopo di evitare che situazioni sensibili sfocino in reati». Botti ha terminato il proprio intervento accennando all’attesa per il dossier sulla polizia ticinese che deve essere presentato ai Comuni. «Stabio ha deciso di mantenere la sua polizia strutturata, continua a difenderla, visto il grande lavoro di prossimità che viene fatto, anche in collaborazione con i vari servizi comunali» precisa la municipale.