Mendrisiotto

L'agente della porta accanto: a Stabio vince la prossimità

A dare da pensare è il futuro della Polizia strutturata. Il comandante Botti: ‘Ci sono molte incertezze. Difficile pianificare l’attività'

Il comandante Botti guarda con qualche apprensione all’avvenire
(Ti-Press)
27 aprile 2023
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Essere parte integrante della comunità: a Stabio è più di un obiettivo, è la quotidianità per la Polizia comunale. Che in questi anni è diventata sempre più un punto di riferimento per la popolazione, e di ogni età. Con i suoi cinque agenti (a cui si aggiunge il comandante Claudio Botti) ha fatto, del resto, della presenza capillare sul territorio il suo mantra. Oggi il Corpo c’è quando si tratta di tenere d'occhio il viavai nel nucleo o fuori dalle scuole; c’è quando occorre spingere sulle campagne informative (cinque quelle messe in campo nel 2022); e soprattutto c'è quando si tratta di vigilare sui luoghi sensibili o rispondere a una urgenza. Non a caso anche l'anno scorso in cima alla lista e ai pensieri della Polizia locale si sono messe le esigenze dei cittadini cosi come i bisogni delle fasce più vulnerabili (anziani e giovani). Una vicinanza che ha permesso di incrociare pure le problematiche dei ragazzi attraverso il Gruppo visione giovani, antenne due agenti del Corpo. «In totale – conferma il comandante –, abbiamo incontrato venti giovani che si trovavano in un momento difficile. E alcuni di loro si sono presentati in ufficio spontaneamente: un bel risultato».

Un lavoro di squadra che paga

Il comandante è fiero dei suoi collaboratori e orgoglioso di essere parte di una Polizia strutturata: i traguardi previsti, in effetti, sono stati raggiunti (a cominciare dalla prevenzione). E il lavoro di squadra paga. Non a caso la soddisfazione è comune (e dichiarata) a Stabio al pari di Mendrisio, sede della Polizia Polo della Regione II. Anche le intese con gli altri partner sul campo (la Polizia cantonale e l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini) come quelle con i servizi comunali funzionano, e bene. «Con il nostro lavoro, infatti, dimostriamo che pure le Polizie strutturate sono capaci di reagire alle situazioni che si presentano», tiene a sottolineare con convinzione il comandante.

E tanto per iniziare a Stabio si archivia una stagione di Polizia che registra una sostanziale stabilità (come dire nessun sussulto) sul fronte dei reati più comuni – in altre parole furti con scasso nelle abitazioni, rapine e furti di auto e biciclette (i soli in aumento, in particolare per le due ruote) – e degli incidenti stradali. Resta, invece, nella memoria, il caso di omicidio-suicidio e tentato femminicidio, parziale teatro del fatto di sangue che si è consumato a cavallo della frontiera alle Terme, che ha sconvolto la realtà locale e ha lasciato sul terreno due persone.

Polizia strutturata, futuro incerto

E il futuro? È ancora nebuloso. E qui sta il vero problema. Sullo sfondo l'idea di una Polizia unica, orientata a coniugare Cantonale e Comunali, chi opera nella cintura delle regioni-polo non sa ancora in quale direzione deciderà di andare la politica cantonale. «Di fatto ora come ora le incertezze sono molte – ammette il comandante Botti –. Stiamo ancora cercando di capire quali saranno le intenzioni del Cantone. Insomma, il futuro della Polizia strutturata rimane incerto».

Si guarda con attenzione (e qualche apprensione), quindi, al progetto sulla Polizia unica ma altresì al rapporto incentrato sulla nuova ripartizione dei compiti. «Al momento non sappiamo nulla in merito – ribadisce Botti –. E in queste condizioni è difficile poter pianificare l'attività in prospettiva. Si cerca di essere propositivi, ma lo si può fare a corto termine».

La politica a livello locale, invece, le idee le ha chiare, eccome. «Anni fa – ricorda Francesca Frigerio, a capo del dicastero Ordine pubblico, Sicurezza e Difesa – abbiamo operato una scelta, mantenere un Corpo di Polizia e diventare una Polizia strutturata. Volontà che oggi riaffermiamo». Stabio si prefigge, quindi, di continuare a proporre un servizio di prossimità attraverso i suoi agenti. E qui si innesca una domanda: «È probabile che certe prestazioni andranno perse – annota in conclusione il comandante –. Potremo essere ancora capillari nel controllo del territorio?».

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