Mendrisiotto

Appena diciottenne ha rubato nelle auto. Sarà scarcerato

I reati sono stati commessi a Balerna e a Taverne. A suo carico grava una pena interamente sospesa, ma dovrà restare fuori dalla Svizzera per sei anni

Non è stato segnalato al Sis
(Ti-Press)
14 marzo 2024
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«Rispetto la Svizzera e le sue leggi». È quanto ha affermato oggi alle Assise correzionali di Mendrisio in Lugano un diciottenne che, a poche settimane dal raggiungimento della maggiore età, ha commesso i reati di furto aggravato, danneggiamento (ripetuto), violazione di domicilio (ripetuta) e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti (ripetuta). Il Presidente della Corte Siro Quadri lo ha condannato a 12 mesi sospesi e all’espulsione dalla Svizzera per 6 anni. Una pena giunta da un accordo tra il procuratore pubblico Pablo Fäh e l’avvocato della difesa Pascal Cattaneo.

Furti avvenuti nelle autovetture e nelle case

Il diciottenne marocchino residente al Centro federale d’asilo di Pasture, nell’ottobre 2023 era associato a una banda che commetteva furti. Insieme a un suo correo ha sottratto in nove occasioni accertate merce per un valore complessivo di poco oltre i 14mila franchi: in quattro casi i due hanno scassinato delle auto e rubato la merce presente all’interno, oggetti di poco valore, tranne in un episodio nel quale c’era uno zaino con delle macchine fotografiche del valore di oltre 12mila franchi; il danno non si limitava solo al furto, ma anche al danneggiamento del veicolo con tanto di sputi, graffi alla carrozzeria e bruciature di sigarette sui sedili. Escludendo un episodio avvenuto sul Tilo tra Balerna e Taverne, gli altri fatti sono avvenuti in seguito a una violazione di domicilio.

Potrà rimanere in Europa

Durante la fase di interrogatorio il giudice si è soffermato sul passato del neodiciottenne. Dopo aver girovagato per il continente tra Francia, Belgio e Spagna dove ha anche lavorato come barbiere, è giunto in Svizzera. Il suo desiderio però è quello di andare dai suoi zii in Belgio: «Ne ho già parlato con loro e mi accoglierebbero a Bruxelles – ha affermato il giovane in aula –. Nel mio Paese non mi è rimasto più niente». Il pp nella sua requisitoria si è solo limitato a sottolineare la pena accordata con Cattaneo, anche se non erano concordi sull’iscrizione al Sistema d'informazione di Schengen (Sis) e la relativa espulsione dall’Europa. Su questo punto Cattaneo ha sottolineato che il suo assistito «vorrebbe restare in Europa, parla anche francese e ha iniziato un apprendistato come barbiere. Ha quindi tutti i requisiti per crearsi una vita in Europa data anche la giovane età. Ha ancora tutto il futuro davanti a sé». Il giudice, ritenendo pur gravi i reati commessi, ha voluto dare una seconda chance al giovane: «Data l’età, il comportamento tenuto oggi in aula e che è incensurato, potrà ricostruirsi una vita, ma fuori dalla Svizzera». Il tempo delle pratiche e il diciottenne uscirà dal carcere. Su di lui, per i prossimi quattro anni graveranno i 12 mesi sospesi.