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Fc Chiasso: ‘Mi auguro non si parli più del fallimento’

L'inchiesta penale è ancora in corso e i rossoblù ripartono dalla quarta lega. Giovedì 24 agosto la presentazione della squadra in piazza Municipio

La voce di Giorgio Fonio risuonerà al Riva IV. Amedeo Mapelli: ‘La rinascita è stata emotivamente impattante’
(Ti-Press/Benedetto Galli)
23 agosto 2023
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«La pagina nera che ha vissuto il Football Club Chiasso è definitivamente chiusa». Il fallimento dello scorso gennaio «non deve più essere oggetto di discussione e mi auguro non se ne parli più». La nuova era della società rossoblù è iniziata a maggio, con la costituzione del nuovo comitato e della squadra che, dal 1° settembre (debutto casalingo con l'Arzo), ripartirà dalla quarta lega. Giovedì 24 agosto squadra e maglia saranno presentate in piazza Municipio; la serata si svolgerà a partire dalle 18.30. Prima di passare al nuovo capitolo che si giocherà sul manto erboso del Riva IV, facciamo il punto sulle vertenze sospese con il segretario regionale Ocst Giorgio Fonio. «I salari di giocatori e staff che abbiamo rivendicato sono stati recuperati – spiega Fonio, sollecitato da ‘laRegione’ –. Sono purtroppo stati persi i bonus, soprattutto quelli dell'ultima stagione». Il Ministero pubblico, da noi sollecitato, ci ha invece confermato che è ancora in corso l'inchiesta, coordinata dalla procuratrice pubblica Francesca Nicora, avviata d'ufficio dalla magistratura per stabilire se dietro alla bancarotta ci siano stati reati penalmente punibili. L'Ocst, come si ricorderà, si è da subito schierato con staff e giocatori «palesemente maltrattati, al pari dei tifosi e di tutta la cittadina, da una serie di personaggi – aggiunge Fonio –. Oggi ci sono altre persone che hanno dimostrato, e continuano a farlo tutti i giorni, di voler bene al Chiasso e anche chi prima era critico, ha deciso di mettersi a disposizione in prima persona».

‘Vogliamo ricreare un legame col territorio’

Cosa è successo dal mese di maggio. «L’associazione Fc Chiasso, che esisteva già prima e si occupava unicamente del settore giovanile, si è riunita in assemblea e ha deciso di prendersi l’onere, e l’onore, di costruire anche una squadra di attivi – risponde Amedeo Mapelli, vicepresidente e responsabile della prima squadra –. Siamo sostanzialmente ripartiti da zero, riorganizzandoci sia dal punto di vista amministrativo sia dal lato prettamente sportivo. Per la panchina ci siamo rivolti a Damiano Meroni, secondo noi l’allenatore ideale per il percorso che abbiamo in mente, per poi ragionare sulla rosa». Una rosa, come emerso anche durante l’assemblea, «formata da giovani, con una decina di ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile, affiancati da giocatori esperti legati al territorio e all’Fc Chiasso». Obiettivo della nuova dirigenza, sottolinea ancora Mapelli, «è ricreare un legame con il territorio. La vera sconfitta del Chiasso, e questa è una mia opinione personale, non è stata la retrocessione in Promotion League o il fallimento decretato dal Pretore, ma l’errore fatto dalla vecchia società di scollegare completamente quello che era il club dal territorio e dal tessuto sociale di Chiasso e del Mendrisiotto».

I tifosi sono presenti

La risposta dei tifosi, e soprattutto dello zoccolo duro, non si è fatta attendere. «È molto positiva – conferma Mapelli –. Abbiamo già venduto quasi 350 abbonamenti, e non è poco. Il giorno del primo allenamento c'erano parecchie persone ad assistere; quando abbiamo lanciato la campagna abbonamenti e alle amichevoli c'era gente. Anche gli sponsor sono presenti, il che vuol dire che quello che stiamo facendo piace». Tra i suoi obiettivi, il comitato dovrà anche trovare un equilibrio nelle scelte societarie. «Dobbiamo ricordarci che siamo il glorioso Chiasso con un nome, una storia, un blasone e con un'infrastruttura bellissima ma – a oggi e ancora per qualche anno – siamo una squadra del calcio regionale; sarà importante mantenere sempre il giusto equilibrio».

La ‘voce’ del Riva IV

Sono molti i volti noti che si sono messi a disposizione per il rilancio dei rossoblù. Nel comitato presieduto da Marco Armati ci sono anche Otto Stephani, Moreno Colombo, Mario Casati, Paolo Cremonesi e Ariele Mombelli. Tra i personaggi pubblici che hanno risposto ‘presente’ c’è anche Giorgio Fonio. «Credo fermamente nel progetto del nuovo comitato e, nei limiti che il mio tempo libero mi concede, mi sono messo a disposizione – sottolinea Fonio –. Per me era importante esserci con un piccolo contributo, rispetto al lavoro del comitato, per testimoniare il mio apprezzamento alla rinascita di questo glorioso club. Il venerdì sera, ogni due settimane, sarà l’occasione per essere al Riva IV e vivere la comunità anche con i miei due figli che giocano nel Chiasso». Per Fonio si tratta della prima esperienza in questo ruolo. «Sarà impegnativo perché il pubblico è esigente, non dovrò sbagliare i cognomi e ci sono tempi da rispettare – aggiunge –. Dovrà essere un esercizio fatto in modo leggero ma comunque bene. Credo che i nostri avversari apprezzeranno il poter giocare in uno stadio che fino all’anno scorso ha ospitato in coppa squadre come il Basilea e lo Zurigo, sentendo pronunciare il loro nome nella formazione o in caso di gol». Un’esperienza che «se vissuta nel modo giusto, sarà piacevole non solo per i nostri giocatori ma anche per chi verrà a vedere le partite: per la prima voglio poter annunciare più di 800 spettatori». In questi giorni fervono i lavori, in collaborazione con il segretariato, per preparare i testi e le musiche. A tal proposito, Fonio anticipa che «prima del match le squadre si riscalderanno in campo sulle note dell’inno del Chiasso, realizzato per il settore giovanile dalla Pop Music School di Paolo Meneguzzi».

‘Tenere alto l’entusiasmo’

Qualche settimana fa la società ha lanciato un appello sui suoi canali social per cercare volontari disposti a collaborare per le ultime figure rimaste aperte. «Ci hanno contattato diverse persone – spiega Mapelli –. Le abbiamo incontrate per capire quali sono le mansioni che desiderano svolgere». Entusiasmo e fiducia, insomma, non mancano. «La rinascita è stata emotivamente impattante e l’entusiasmo è tanto – conclude Amedeo Mapelli –. Dovremo essere bravi a tenerlo alto anche nei prossimi anni quando i giochi si faranno sempre più impegnativi». Per raggiungere l’obiettivo, aggiunge in conclusione Giorgio Fonio, «ci sarà bisogno di un sostegno a 360 gradi della città».

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