Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo sono pronti. Parte l'istanza di aggregazione al Consiglio di Stato
Entro l'estate 2024 sarà avviato lo studio, per andare al voto fra 2 o 3 anni
Prima di compiere il grande passo si sono approfondite le grandi tematiche sul tavolo
Cinque Comuni, una sola anima. Balerna, Breggia, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo sono pronti al grande passo. A oltre due anni dalla prima volta in cui i rappresentanti degli enti locali si sono incontrati per ri-parlarne, il quintetto di Municipi mette le fondamenta per costruire il futuro nuovo Comune del Basso Mendrisiotto. L'istanza di aggregazione non ha ancora preso la via di Bellinzona e del Consiglio di Stato, ma l'adesione è data, non rimane che apporre la firma in calce al documento. Un atto formale che apre la strada allo studio - che il Cantone avvierà entro un anno - e, quindi, alla votazione consultiva. Spetterà, infatti, alla popolazione del comprensorio dire l'ultima parola. A rimanere alla finestra sarà, invece, Novazzano, che ha deciso di chiamarsi fuori e, al momento, non cambia idea.
Le premesse, però, questa volta ci sono tutte. Merito anche dell'iniziativa di un gruppo di cittadini di Balerna che, lanciata una raccolta firme, ha dato voce a quella parte di popolazione desiderosa di saperne di più sul dossier aggregativo e le potenzialità di questa area meridionale del Ticino. Una iniziativa che ha contribuito a dare una spinta al tema e a riportare l'esecutivo balernitano al tavolo. A questo punto si entra, dunque, nel vivo e nella fase cruciale del processo. All'orizzonte un Comune di quasi 21mila abitanti in nome del quale, certo, si dovranno appianare le differenze sul piano contabile-finanziario prima di consolidare l'alleanza.
La volontà, in ogni caso, è dichiarata. A tal punto da avere un piano d'azione: portare il moltiplicatore corale a medio termine al 75 per cento, cancellando così il divario fra il Comune con la fiscalità più bassa (Balerna all'80 per cento) e quello con la pressione e più alta (Breggia al 95 per cento) e rendendo più attrattivo il territorio a sud del cantone. Ma questo non sarebbe che l'inizio. In serbo vi sono, infatti, tutta una serie di progetti e idee su cui le autorità si sono già soffermate nel lavoro di avvicinamento di questi mesi di riflessione: da un Piano direttore regionale a una cittadella dello sport, da una politica dell'abitare innovativa all'esigenza di elevare la qualità di vita nel solco di una nuova stagione turistica.
È indubbio che l'aggregazione nel Basso Mendrisiotto sarà "atipica", come rilevato da Marco Rizza, il sindaco di Vacallo, il Comune che nel 2021 ha fatto il primo passo. In effetti, ha precisato, «non vi sarà un Comune polo, forte e di riferimento. Tutti i Comuni hanno peculiarità complementari fra loro». Non a caso, ha ribadito, ci si muoverà nel segno «di un grande rispetto verso i paesaggi, le tradizioni, le identità e le popolazioni delle cinque realtà della regione».
Allo stesso tempo c‘è la chiara consapevolezza che si è di fronte ormai a una occasione che non ci si può lasciar sfuggire. «C’è il rischio – ha chiosato Rizza – di veder deperire la regione, come in parte sta già accadendo. E questo senza capire l'opportunità aggregativa, guardando quindi al di là della situazione attuale».