L'Alternativa sostiene con convinzione il progetto. La Lista civica spiega il suo ‘no’. Intanto, si raccolgono le firme
A Mendrisio è ormai un muro contro muro tra le forze politiche sul progetto di skate park nell'area dell'ex Macello. Lanciato il referendum e partita la raccolta firme - ne dovranno essere radunate circa 1'500 entro la metà di agosto -, è confronto serrato, dentro e fuori i gruppi, sulla realizzazione di un'area di svago sulla quale ragazze e ragazzi della Città contano da tempo. In realtà, a dividere fautori e contrari non è tanto l'esigenza di dare spazio ad attività come lo skate, il workout (esercizio fisico) o il parkour (un percorso con ostacoli), ma piuttosto il luogo dove dargli forma. Per chi già nell'aula consiliare ha preso le distanze dalla proposta messa sul tavolo dal Municipio e votata a larga maggioranza dal Consiglio comunale - assieme a un investimento globale di 2,6 milioni: lo skate park in sé costerà 100mila franchi - serve individuare una alternativa, come la piana di San Martino.
Sulla bontà dell'opera e sulla sua collocazione a non aver mai avuto dubbi è l'Alternativa (Sinistra e Verdi); che come la Lega, il Plr e la Gioventù comunista ha dato voce al suo sostegno. E lo ha fatto "consapevole – si legge in una presa di posizione – che nel migliore dei mondi avrebbe potuto forse esserci uno spazio urbano più grande, di altre dimensioni ma sicuramente con altri costi e con altri tempi. Oggi – si rilancia – questo è un progetto possibile, dignitoso, condiviso con i diretti interessati e attuabile in tempi brevi. Oggi costituisce una risposta concreta alle legittime aspettative dei giovani, senza costringerli ad altre lunghe attese, senza alcuna certezza di progetti migliori e realizzabili".
Alle obiezioni dei contrari il gruppo non manca, poi, di replicare. "Secondo i referendisti – si annota – l’ubicazione non va bene: troppo rumore e troppo inquinamento. Meglio sacrificare terreno a San Martino, zona piscine: come se a pochi metri dall’autostrada, l’aria fosse più salubre e il rumore soffuso. Insomma, lo skate park andrebbe bene, ma non adesso e soprattutto lontano, via del centro. La cruda realtà – si rintuzza – è questa: gli spazi per i giovani vanno bene se non disturbano. E non vale solo per lo skate park".
Per l'Alternativa non si può dimenticare che è da "oltre dieci anni che i giovani attendono uno spazio che gli adulti avevano promesso. Ora questo spazio di fronte al Centro di pronto intervento, hanno contribuito a pensarlo loro stessi", come hanno dichiarato pubblicamente ragazze e ragazzi.
Non si è lasciata convincere, invece, la Lista civica, che già in Consiglio comunale ha votato ‘no’ e che oggi è parte del Comitato referendario ‘No a un’area di svago sbagliata nel posto sbagliato’, al fianco di esponenti di Udc e Udf e a un rappresentante del Centro. La formazione politica resta persuasa "che si tratti di una scelta inopportuna", quindi non ne condivide le motivazioni. "Benché l’area dell’ex Macello si trovi in una zona dismessa, già fortemente urbanizzata e inquinata – si chiarisce in una nota –, vi è da parte dei pianificatori “l’esigenza territoriale di mantenere un vuoto urbano a vocazione pubblica per l’area dell’ex Macello comunale”. Vuoto urbano – si rende attenti – che potrebbe invece ospitare edifici legati all’Usi o alla Supsi, sempre alla ricerca di nuove aree dove espandersi; evitando così di cementificare nuove aree a copertura verde o iscritte nell’Inventario federale Isos (Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale)".
Se questo non bastasse, per la Lista civica per Mendrisio l’area in oggetto non è neppure "un luogo sano per invogliare i nostri giovani a fare dello sport". Inoltre, ritiene che "il processo partecipato messo in atto per coinvolgere, assecondare e favorire i cittadini che praticano questa disciplina non sia stato condotto tenendo conto di eventuali collaborazioni intercomunali atte a razionalizzare i costi e il consumo di suolo, una risorsa ambientale fondamentale per la nostra qualità di vita e il nostro futuro".