Negli scorsi giorni un comitato interpartitico ha lanciato un referendum contro il progetto
Arrivata la proposta di referendum, arrivate le prese di posizione da chi è invece a favore del progetto. Dopo la Lega di Mendrisio, anche Plr e Gioventù comunista (Gc) manifestano il loro sostegno alla costruzione di uno skate park in zona ex macello a Mendrisio. A non convincere il comitato referendista è principalmente l'area scelta. Il Plr, invece, indica che l'ubicazione “è volutamente centrale ed è stata subito apprezzata dai giovani di Mendrisio e dei quartieri: la struttura risponde infatti alle esigenze di tutta la città e la sua posizione facilita il collegamento con i quartieri”. Inoltre lo scopo del progetto, “sviluppato in collaborazione con i giovani e per i giovani”, è quello di “dar loro uno spazio dove poter praticare sport e ritrovarsi in sicurezza nella zona urbana, ma evitando di arrecare disturbo nel centro urbano”.
Sulla stessa linea d'onda la Gioventù comunista, che sottolinea la volontà del comitato promotore del referendum di progettare lo skate park in zona San Martino: “Se il referendum dovesse riuscire e persino essere approvato dalla popolazione, il risultato ottenuto sarebbe quello di rimandare a chissà quando la realizzazione di un progetto atteso da lunghissimo tempo e fortemente voluto dai giovani di Mendrisio”. E ancora: “Ribadiamo la necessità do creare spazi aggregativi adeguati per i giovani”. Celerità e attenzione al tema auspicate anche dal Plr: “I giovani sono il nostro futuro ma anche il nostro presente e alle loro aspettative dobbiamo pensare oggi”.
Durante la scorsa seduta del Consiglio comunale, era stato approvato un credito di 2,6 milioni di franchi (50 voti favorevoli e 4 contrari) che riguarda la riqualifica di tutto il comparto. Questo prevede un posteggio per i mezzi di pronto intervento e, appunto, un'area con skate park, zona workout e parkour. Un progetto “particolarmente attento al verde e con un'estetica degna dell'entrata a Mendrisio”, scrive il Plr. “Non va dimenticato che l'orientamento futuro dell'area stazione sarà più attento alle esigenze della mobilità lenta e pedonale, creando percorsi sicuri e moderando il traffico (zona 30)”.