Mendrisiotto

Mendrisio e il coraggio di far leva sul moltiplicatore

Il Consiglio comunale mette la firma sotto i consuntivi 2022. L'aumento di due punti? Una scelta obbligata. ‘Troppo sbrigativa’, per i contrari

(Ti-Press)
14 giugno 2023
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Mendrisio incassa Consuntivi abbondantemente nelle cifre nere (di oltre 860mila franchi). E il Consiglio comunale ci mette la firma (coralmente). Soprattutto pensando alle previsioni, in profondo rosso (per 2,2 milioni), che aleggiavano alcuni mesi orsono. Merito di entrate extra (come i 3,9 milioni di sopravvenienze) che si vestono di eccezionalità e che non permettono, dunque, di rilassarsi. Nel frattempo, però, il moltiplicatore (per quest'anno) è salito di due punti (dal 75 al 77 per cento): i contrari (Centro e Lega-Udc-Udf) non l'hanno mandata a dire, nemmeno mercoledì sera.

Si era a un bivio

Certo la matematica non è una opinione. E le cifre parlano chiaro. Ma la scelta, hanno fatto memoria dal banco del Municipio il sindaco Samuele Cavadini e il capo dicastero Finanze Daniele Caverzasio, era obbligata. O si interveniva sulla leva fiscale o si sarebbe dovuto andare di forbice. «Se la linea del moltiplicatore è invalicabile, allora – ha scandito Caverzasio – vanno tolti dei servizi». Un lessico chiaro per un nodo sul quale, oggi, come a gennaio, le divergenze di vedute tra i banchi consiliari sono rimaste le stesse.

‘Troppo sbrigativi’

«Tutto è bene quel che finisce bene – ha riconosciuto Maurizio Agustoni (Centro) –. Sta di fatto che i bilanci odierni sembrano lasciar intuire che Municipio e legislativo sono stati un po’ troppo sbrigativi nell’aumentare la pressione fiscale – ha rilanciato subito dopo –. Non lo ripeterò, ve lo avevamo detto. Adesso occorre pensare al futuro e ai Preventivi 2024. Ciò non toglie – ha chiarito – che ci opporremo alla logica secondo cui la spesa pubblica è inarrestabile, e i cittadini vengono chiamati alla cassa, senza un miglioramento dei servizi». E allora, ha fatto eco Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf), tocca restare fiduciosi; e sperare che la promessa dell'arrivo di grandi aziende portatrici di gettito fiscale si avveri.

Caverzasio, in ogni caso, non ci sta a sentirsi dire che si è gridato anzitempo al lupo al lupo. «In questo caso era bene aspettare, proprio vista l’eccezionalità di questo consuntivo». La scelta dell'esecutivo sul moltiplicatore? «Ben ponderata – ha sgombrato il campo Tiziano Calderari (Plr) –, in particolare tenendo conto delle criticità attuali e future».

Del resto, come ha richiamato Filippo Pfister (Plr), relatore della Gestione, «si era consapevoli che verosimilmente alcuni degli elementi che hanno concorso a ottenere questo positivo risultato non si ripresenteranno – o comunque in misura ridotta – negli anni a venire, motivo per il quale, pur senza rinunciare a essere progettuali e proattivi, occorrerà mantenere alta la guardia nella gestione finanziaria del Comune, al fine di raggiungere la necessaria forza e stabilità».

‘Ci voleva coraggio’

Oggi, ha sottolineato ancora il sindaco, si è di fronte a una continua sfida. «Il futuro non è così roseo – ha chiarito –. Gli scenari che si prospettano non aiutano, infatti, a immaginare una situazione finanziaria così tranquilla». E allora, rivendica, ci voleva il coraggio di prendere una decisione sul moltiplicatore. Il Municipio l'ha avuto «per spiegare alla cittadinanza come stavano le cose». D'altro canto, ha tenuto a dire, «siamo venuti a conoscenza del miglioramento del risultato sulle entrate, dal momento in cui dal Cantone si sono snocciolate determinate tassazioni che ci hanno fatto trovare in situazioni migliori di quelle immaginate. Comunque non stappiamo champagne o merlot e restiamo prudenti».

Numeri non persone

Di motivi per preoccuparsi, d'altra parte, ve ne sono. A cominciare dalle difficoltà che stanno attraversando alcuni cittadini e che, come ha richiamato Claudia Crivelli Barella (Alternativa), evocano solitudine e disagio sociale, oltre a una cittadinanza che sta invecchiando. «Quando parliamo di numeri – ha esortato – non dimentichiamo che, dietro, ci sono persone, storie di vita, da valorizzare e non pensare come un peso o un onere. Meritano rispetto al pari dei contribuenti facoltosi o delle grandi aziende». In effetti, lo studio sulla povertà commissionato dalla Città, ha anticipato Françoise Gehring, a capo del dicastero Poitiche sociali, conferma la fragilità della popolazione. L'attenzione è dovuta. «Anche a Mendrisio – ha esplicitato – vi sono persone con il frigo vuoto; e sono nostri concittadini. Il dovere della comunità, quindi, è prendersi carico delle persone in difficoltà».

Tremona, l'autosilo si farà

E a proposito di cifre, il Consiglio comunale non ha avuto problemi a votare i 3 milioni necessari per costruire un parcheggio coperto su due livelli e una trentina di posteggi. Come già dichiarata della Commissioni della gestione e delle opere pubbliche, si è vista infatti "la reale necessità di un nuovo autosilo nel quartiere di Tremona, per i suoi residenti e per i visitatori del suo nucleo, parco archeologico e altri monumenti di prestigio".

Una Città ‘smart’

La Città diventa anche sempre più ‘smart’. Mercoledì sera Mendrisio ha infatti compiuto un passo significativo nel mondo della digitalizzazione. Un passo obbligato, come si è fatto notare dall'aula consiliare, ma che dà modo di facilitare l'accesso ai servizi comunali a tutta la popolazione, facendo leva sulle nuove tecnologie e i nuovi canali di comunicazione. Obiettivi ai quali il legislativo ha aderito in modo compatto, sottoscrivendo un credito di 1,6 milioni di franchi (e dando luce verde a una mozione di Lega-Udc-Udf)

«Si tratta di una pietra miliare. Stiamo investendo, non spendendo» nel segno di un rinnovamento dell'amministrazione, ha tenuto a ricordare Gabriele Ponti (Plr). «Ciò che investiamo ora – ha fatto presente dal canto suo il sindaco Cavadini – serve per avere dei risparmi futuri e realizzare questo cambio di rotta. Un approccio che tiene in buon conto la necessità di essere il più inclusivi possibili. I servizi sociali d'appoggio – ha assicurato – non vogliono lasciar solo nessun cittadino».