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Comunali 2024, per Mendrisio sarà un autunno ‘caldo’

A fare da spartiacque le Elezioni federali, in Città si è messa in moto la macchina politica. Fra strappi già consumati e alleanze ancora da testare

In sintesi:
  • I gruppi misurano le forze sulle tendenze che sono emerse ed emergeranno dalle urne
  • Avvertita una difficoltà a reperire candidati da mettere in lista
Scenari aperti
(Ti-Press/Archivio)
19 maggio 2023
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A prima vista a Mendrisio oggi c’è calma piatta. Sul fronte della politica (quella che fa i conti con i voti e l’elettorato) ancora non si muove foglia. La prova delle Comunali sembra essere lontana, anche se non lo è poi così tanto visto che manca meno di un anno al 14 aprile del 2024. Ma in mezzo vi è il test delle Federali di ottobre, e tutta l’attenzione (per ora almeno) è concentrata sul prossimo appuntamento con le urne. A uno sguardo più oculato, però, si colgono già le prime avvisaglie delle grandi manovre dei partiti. Che hanno messo in moto la macchina; e avviato la ‘caccia’ a candidate e candidati, un occhio pure ai giovani; e senza nascondere che non è una impresa facile trovare persone pronte a mettersi a disposizione per la ‘res publica’. Con le ambizioni, invece, i vari gruppi dell’arco consiliare della Città al momento ci vanno cauti, come ci sentiamo dire da più parti. Del resto, in vista della scadenza 2024 gli scenari sono quanto mai aperti. Che tradotto significa che la formula del ‘3 (Plr in origine, prima del caso Cerutti) - 2 (Centro) - 1 (Alternativa) - 1 (Lega-Udc-Udf)’ che ha caratterizzato la compagine municipale non è affatto scontata.

Alleanze alla prova

A Mendrisio, a differenza di Lugano, nessuno lancia il sasso nello stagno delle grandi alleanze. Ci si accontenta, semmai, di testare quelle apparse sulla scena dell’ultima tornata elettorale del 2021 (posticipata causa Covid). Sì, perché ancora non è detto che verranno tutte rinnovate. Il solo, sin qui, a consolidarsi sulle sue posizioni è il fronte progressista e ambientalista, come emerso il mese scorso dall’assemblea di Insieme a Sinistra, che con i Verdi ha dato vita all’Alternativa.

Dovrà, per contro, essere messa alla prova delle percentuali (quelle raccolte alle Elezioni cantonali e quelle che saranno inanellate con le prossime Federali) l’intesa tra la Lega e l’Udc. Prematuro, ci fanno capire da entrambe le parti, pronunciarsi adesso.

Plr: ‘Non sottovalutiamo la situazione’

Le incognite, d’altra parte, sono più d’una con una legislatura breve (‘solo’ tre anni) ma ricca di colpi di scena e di vivace dialettica politica. Nessuna forza politica, incluso il Plr che con Samuele Cavadini nel 2018 ha riconquistato il sindacato, potrà permettersi di non fare i conti con i risultati dell’ultima prova elettorale dell’aprile scorso. «In effetti – ci dice con onestà Giovanni Poloni, presidente della Sezione liberale radicale –, non sottovalutiamo il segno meno delle Cantonali, così come non sottovalutiamo nessun avversario politico». Nonostante una flessione dell’1,8 per cento, che non ha sottratto il primato del partito più votato di Mendrisio, a rincuorare Poloni, d’altro canto, c’è la risposta del proprio elettorato. «Abbiamo analizzato la situazione e siamo coscienti – chiarisce – che dobbiamo continuare a lavorare come fatto sinora, portando a termine i progetti di legislatura. In ogni caso, al di là delle turbolenze vissute dalla Sezione di recente – il riferimento è allo strappo con Massimo Cerutti, ndr – abbiamo portato un nostro rappresentante come Gabriele Ponti in Gran Consiglio. Ciò vuol dire che la nostra base ha reagito molto bene».

E per le Comunali? Il Plr ricomincia da due. Ovvero dal sindaco Cavadini e dal municipale Samuel Maffi, «che saranno dei nostri – ci anticipa il presidente –. In attesa di una ratifica formale, ci hanno dato la loro disponibilità». Il partito punta su di loro soprattutto dopo quanto si è consumato con Massimo Cerutti – sullo sfondo il ‘caso’ delle reti Ail –, con il quale nel 2021 il gruppo ha conquistato il terzo seggio. Ma indietro, fa capire a chiare lettere Poloni, ormai non si torna. Da gennaio, infatti, la Commissione cerca guidata da Daniele Fumagalli è al lavoro per sondare il terreno e delineare le liste, che prenderanno forma il prossimo autunno. Quindi sul nome che affiancherà i due uscenti si stanno ancora facendo delle valutazioni. Gabriele Ponti sarà tra i nominativi?, chiediamo. «Per coerenza con i nostri statuti una doppia carica – esecutivo e parlamento – è incompatibile. Una eccezione è prevista, ma è escluso che venga applicata. Si lavora per il territorio, non per il cumulo delle cariche», mette un punto Poloni.

Centro e Alternativa sono al lavoro

Non ha perso tempo e si sta rimboccando le maniche anche il Centro, che confida di poter contare sui suoi due municipali uscenti (Francesca Luisoni e Paolo Danielli). La prima a sperarci è la presidente Davina Fitas, determinata ad affrontare le Comunali di petto. «Ci siamo messi al lavoro e abbiamo avviato delle riflessioni serie – ci spiega –. Ma di nomi, al momento, non ne posso ancora fare. Ciò che posso assicurare è che arriveremo all’autunno con una lista per il Municipio e, confido, pure per il legislativo». Nel frattempo, il gruppo si gode l’elezione di due granconsiglieri di Mendrisio. «So di poter contare su di una bella squadra, su donne e uomini validi. Personalmente – ci mette a parte Fitas – mi pongo l’obiettivo di aggiungere nomi di giovani sulle liste». Bussola i diritti sociali e ambientali, pure l’Alternativa si prepara ad affrontare la sfida delle prossime elezioni. Insieme a Sinistra nel suo plenum ha ribadito che “verranno intensificate le attività per identificare i nominativi che faranno parte della squadra. Si tratterà di attivarsi subito per la composizione della lista dell’AlternativA, in collaborazione con le forze che la compongono, per essere pronti a rappresentare il fronte progressista e ambientalista a Mendrisio”.

Intesa Lega-Udc, questione aperta

Niente è ancora deciso a Destra. Tanto in casa Lega quanto in quella dell’Udc prima di pronunciarsi in modo definitivo si attende di conoscere l’esito delle Federali. Qui a pesare c’è, infatti, da un lato la flessione netta del movimento di via Monte Boglia (che ha perso il 5,6 per cento), dall’altro l’avanzata dell’Unione democratica di centro (del 4,7 per cento). «Dovremo parlarne nel gruppo per decidere il da farsi – ci conferma Massimiliano Robbiani, consigliere comunale della Lega –. Certo dopo le elezioni di ottobre tireremo le somme e capiremo con quali numeri potremo intavolare una discussione con i nostri attuali alleati (con l’Udc, l’Udf, ndr)». Robbiani non nasconde che sono tante le cose che dovranno essere messe sul tavolo e chiarite. È ipotizzabile una corsa in solitaria? «Non mi dispiacerebbe – confessa –, ma il rischio per il Municipio è troppo forte». E la Lega mira a confermare il suo seggio («Ben contento se Daniele Caverzasio ci sarà»), non pretende di più. Anche sul fronte Udc si avanza, un passo alla volta. «A livello di Sezione – chiarisce il presidente Pierluigi Pasi – non abbiamo ancora fatto nessun tipo di valutazione né in relazione alle modalità né alle forme con cui ci presenteremo alle Elezioni comunali, quindi non abbiamo fatto nessuna valutazione su eventuali congiunzioni di liste con altre formazioni partitiche». Ciò significa che l’alleanza con la Lega a Mendrisio resta una opzione? «Non è ancora stata presa nessuna decisione negativa. È evidente che dapprima la Sezione farà delle valutazioni al suo interno, e se ci sarà un interesse e se questo interesse sarà reciproco se ne discuterà con la Lega o con altre formazioni. Noi non diamo nulla per deciso né scontato. Come per l’Udc cantonale, di cui ricopro la vicepresidenza, pure a livello comunale c’è assoluta libertà». Certo se si conferma la tendenza delle Cantonali, c’è da immaginare che discuterete partendo da altri presupposti. «Un obiettivo ragionevole alle Federali è quello di mantenere a livello numerico nella Città per lo meno – sottolinea Pasi – lo stesso risultato delle Cantonali. Se questo sarà, avendo raddoppiato le schede, è ovvio che noi approcceremo le discussioni sulle Comunali in modo un po’ diverso rispetto al passato».

Poi ci sono gli ‘outsider’

È determinata ad andare avanti per la sua strada anche la Lista civica Per Mendrisio, che in giugno approfitterà di fare il punto alla sua assemblea. «Stiamo cercando di coinvolgere le persone che apprezzano il nostro lavoro – ci dice Tiziano Fontana, che con Antonia Bremer siede in Consiglio comunale –, ma non è semplice». Esiste, però, la possibilità che alla prossima tornata la Lista civica non sia la sola ‘outsider’. Forte del riscontro ottenuto alle Cantonali (a Mendrisio si parla del 3,2 per cento di consensi), anche Avanti con Ticino&Lavoro potrebbe farsi avanti, anche se, ad oggi, nulla è ancora deciso. «Molte persone hanno manifestato grande interesse per il movimento, quindi, innanzitutto, abbiamo deciso di continuare con l’unione delle nostre due anime pure a livello comunale – ci fa sapere la stessa ispiratrice del gruppo, Amalia Mirante –. Ora non so dire con precisione dove, in quanti Comuni e con quale formula, se per i Municipi o i Consigli comunali, ma la nostra intenzione è quella di presentarci per le Comunali. Questo è certo, anche perché continuano le manifestazioni di interesse. Stiamo un po’ mettendo in moto la macchina organizzativa e facendo le dovute valutazioni. Vedremo questo autunno a che punto saremo con le adesioni e con le richieste delle persone di poter partecipare alla ‘corsa elettorale’». Un autunno che si annuncia politicamente caldo.

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