Pubblicati i Preventivi bis: annunciato un incontro con la Gestione sulla conduzione del dicastero. Prime reazioni politiche
Una decina di pagine, una serie di tabelle e, soprattutto, le cifre, tanto attese, allineate ordinatamente. Informazioni e dati che, nelle intenzioni del Municipio di Mendrisio, fanno la differenza tra un prima e dopo. Nel mezzo le Aim, le Aziende industriali della Città, che hanno dovuto fare i conti con il mancato passaggio di mano delle reti Ail. Per trasferire in veste formale e pratica l'allacciamento dei Quartieri di Besazio, Capolago, Meride e Tremona alla ‘centrale’ del Comune, ora, bisognerà attendere la fine dell'anno. Un trapasso che vale una operazione da 10,8 milioni, che è stato rimandato di un anno, e di cui oggi si conoscono gli effetti contabili, trascritti nei Preventivi 2023 bis. Un aggiornamento chiesto il gennaio scorso a gran voce dal Consiglio comunale e all'origine, cosa ancora più importante, di una vera e propria crisi istituzionale. Fatto fronte comune, il legislativo ha, sì, vistato i bilanci originali ma ha, di fatto, altresì sfiduciato il capo dicastero Aim Massimo Cerutti, poi sospeso dall'esecutivo e fuoriuscito dal suo partito, il Plr, nell'arco di poche settimane.
Le aspettative che circondavano il nuovo documento finanziario erano, quindi, elevate. Sia sul fronte della politica locale, a caccia di chiarimenti, sia da parte dello stesso municipale, determinato a difendere il suo operato e quello delle Aziende. Il dossier rivisto e corretto, risponde a tutte le domande rimaste in sospeso? Non proprio. Di sicuro scioglie i nodi contabili: rinviato il passaggio di proprietà delle reti, il distinguo alla voce elettricità è di poco meno di 21mila franchi. A mettere una distanza, semmai, sono piuttosto i mancati introiti: come si conferma nel messaggio municipale, "il posticipo dell’acquisto delle reti da Ail, ha un effetto finanziario che può essere stimato in un minor utile 2023 pari a circa 450mila franchi".
Rimessi in fila i numeri, per capire, invece, come è andata, molto di più potrà dire il rapporto, ultimato, del Gruppo di lavoro chiamato a fare luce sulle fasi di avvicinamento alle reti Ail e sulla gestione del dicastero. Un resoconto che resterà interno all'amministrazione: i primi a prenderne visione adesso saranno, dunque, i commissari della Commissione della gestione. «Dopo Pasqua – ci fa sapere lo stesso sindaco Samuele Cavadini, che ora sovraintende alle Aim – incontreremo la Gestione e aggiorneremo così compiutamente sul caso dal punto di vista contabile e fattuale. In quel contesto ci confronteremo e saremo disponibili a fornire tutte le spiegazioni e a rispondere alle domande».
Del resto, mentre i tecnici guardano avanti - si prevede che "i principali lavori saranno terminati entro la seconda metà del 2023" -, i politici sono più interessati a sviscerare ciò che è successo nel passato recente. E proprio la riunione con l'esecutivo darà modo, nelle attese dei commissari, di ricostruire fatti e tempistiche a seguito delle verifiche condotte dal Gruppo di lavoro, coordinato dal segretario comunale, Massimo Demenga. E ciò con la consapevolezza che il riscatto delle reti Ail era, fin dall'inizio, l’obiettivo politico da perseguire.
Un obiettivo che sino all'autunno inoltrato dell'anno scorso il dicastero, come si ripercorre nel Preventivo bis, era convinto di raggiungere nei tempi previsti - tanto da ricevere il sigillo di una risoluzione municipale alla fine di settembre -; anche se Ail "già aveva segnalato problemi sulla tempistica del passaggio della proprietà, ritenuta troppo stretta". Poi però, si ripercorre, è "emersa la necessità di verificare l’assunzione di responsabilità di fronte all’Ispettorato federale (Esti) e nei riguardi della ElCom", la Commissione federale dell'energia elettrica. "Temi questi – annota l'esecutivo – che non sono stati esaminati in maniera tempestiva e che, se affrontati per tempo, potevano essere risolti".
Ecco che, fra le righe, sembra emergere un ‘non detto’ fra dicastero e compagine municipale. Anche se "il Municipio, in accordo con la direzione Aim – si legge –, ha fatto sua la convinzione che questa soluzione – ovvero il prolungamento della gestione operativa –, pur dovendo ritardare di un anno l’acquisto delle reti, sarebbe stata, alla luce dei fatti, la più trasparente dal punto di vista della transizione delle competenze amministrative e operative da Ail a Aim".
Ebbene davanti a questo «messaggio molto stringato», Gianluca Padlina (Centro), voce tra le più critiche tra i banchi consiliari e promotore dell’emendamento che ha portato all’aggiornamento dei Preventivi, si dice deluso. «Si fa un po‘ lo slalom sugli aspetti politicamente più rilevanti, in particolare in merito alla ricostruzione cronologica degli eventi e non si chiarisce bene quando il Municipio ha preso atto dell'impossibilità di portare a termine l'operazione e per quale ragione la Gestione è stata informata solo il 12 gennaio".
Spostandosi verso Sinistra e Verdi anche Claudia Crivelli Barella (Alternativa) condivide il fatto che, «a una prima lettura, il bilancio non mi sembra contenere dati che non avrebbero potuto esserci forniti prima con maggiore trasparenza», annota la consigliera comunale. Come dire che sarà importante misurarsi con il sindaco, nelle vesti anche di capo dicastero Aim, e i municipali durante l'incontro già annunciato. E ad attenderlo con ansia è pure Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf): la vera discussione, ci fa capire, si svolgerà in quell'ambito; e poi in Consiglio comunale.
Una cosa è certa, l'esigenza di andare al fondo della questione resiste, anche in casa Plr. Giovanni Poloni, però, non trascura l'aspetto contabile. «Io guardo innanzitutto i numeri – ci fa presente –. E quei 450mila franchi di mancati introiti avrebbero rappresentato un evidente beneficio per la popolazione, sul versante delle tariffe, delle riserve o del fondo a favore del Comune». Di conseguenza, il consigliere comunale del Plr si aspetta che in Gestione si possa fare chiarezza a tutto tondo, pure su altri aspetti della conduzione del dicastero (come la strategia di acquisto di gas e watt). Ma va oltre: «A titolo personale – ci conferma – serve una doverosa quanto serena riflessione sul futuro assetto della direzione delle Aim». Insomma, il ‘caso' è tutt'altro che chiuso.