L’intento è quello di promuovere una dieta sana nelle mense scolastiche evitando gli sprechi, promuovendo la salute e il cibo stagionale
La Città di Mendrisio è la prima in Ticino ad aderire alla Carta per un’alimentazione sostenibile, adottata di recente dal Consiglio di Stato e demandata al Centro di competenze agroalimentari Ticino per diffondere e coordinare anche presso i Comuni l’attuazione delle misure in essa contenute.
Tra gli obiettivi della Carta vi è la promozione di una dieta sostenibile, variata ed equilibrata nelle refezioni collettive, evitando gli sprechi alimentari e attingendo massicciamente ai prodotti agroalimentari locali. In particolare, la Carta stimola l’impegno a utilizzare prodotti certificati tramite un label che ne attesti la provenienza, il metodo di produzione ecologicamente e socialmente sostenibile, che abbiano una filiera corta e che rispettino la stagionalità. Punta inoltre a ridurre o, ancora meglio, a eliminare la quota di prodotti critici di origine animale provenienti dall’allevamento in batteria, dagli ortofrutticoli di un altro continente, dal pesce e crostacei di specie in via di estinzione o esotici. Bandito naturalmente anche l’olio di palma da produzione non sostenibile. Per i prodotti non coltivabili in Svizzera, quali per esempio caffè, tè e prodotti a base di cacao, occorre favorire quelli lavorati in Svizzera e certificati dal commercio equo e/o sostenibile, con un occhio di riguardo all’ecopunteggio di Beelong.
Le refezioni dovranno quindi aumentare la percentuale di piatti a base di prodotti freschi a scapito delle preparazioni industriali, favorire i metodi di cottura efficienti dal profilo energetico e prediligere l’acquisto di merce sfusa per ridurre gli imballaggi a perdere. In realtà, "tutte queste buone pratiche – si legge nel comunicato stampa della Città –, sono già correntemente in uso presso le cucine degli istituti scolastici cittadini, perché, per esempio, si acquistano localmente i prodotti freschi (pane, pasta fresca, frutta, verdura e carne) e, per i pochi prodotti industriali, si fa capo ad articoli svizzeri certificati e sostenibili della grande distribuzione, la quale è pure sempre più attenta alle filiere corte e locali". Per queste ragioni, la sottoscrizione della Carta per un’alimentazione sostenibile "rappresenta per la Città di Mendrisio un passo semplice e naturale a conferma delle politiche cittadine già in atto nelle refezioni scolastiche e un incentivo ulteriore per garantire agli allievi del cibo sano, giusto e regionale".