Il gruppo cittadino da tempo sollecitava l’introduzione della tecnologia nelle pratiche doganali
La dogana di Chiasso-Brogeda compie un passo nel futuro. Da inizio ottobre la prassi digitale è entrata a far parte della quotidianità del valico lungo la direttrice sud-nord. Una prima e un progetto pilota che aprono la strada a livello nazionale. Un annuncio che il gruppo Plr di Chiasso attendeva da tempo.
"Finalmente – si legge in una nota –, dopo anni di ingiustificato ritardo, la dogana di Chiasso-Brogeda è stata provvista della tecnologia necessaria per poter ridurre sensibilmente i tempi di transito dei mezzi pesanti. Finalmente, la digitalizzazione ha sostituito la carta".
Agli occhi dei liberali radicali chiassesi "l’impatto di questa rivoluzione tecnologica sull’ambiente, l’economia e l’immagine di Chiasso e le zone circostanti sarà sicuramente positivo". Certo, si precisa nella presa di posizione, "trattandosi di un progetto spalmato sul lungo periodo, vi sono ancora ampi margini di miglioramento. Tuttavia il futuro sembra finalmente roseo e questo non può che renderci felici e soddisfatti".
In effetti, il Plr interpreta l’introduzione del progetto dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) un po’ come una risposta agli interrogativi posti un anno fa dai consiglieri comunali Giovanni Pezzotti, Luca Bacciarini, Davide Capoferri e Daniele Godenzi. "Non sappiamo con certezza quale sia stato il ruolo della nostra interrogazione nell’adozione di nuove tecnologie da parte della dogana di Chiasso-Brogeda – si commenta –. Nondimeno, siamo convinti che il nostro gruppo abbia lavorato in modo lungimirante e per il bene di Chiasso e della regione e questo non può che renderci orgogliosi. Siamo pronti e motivati ad affrontare nuove sfide future con altrettanta lungimiranza e amore per il territorio".