Commenti positivi e unanimi in vista del voto di lunedì sera. Preoccupa l’aumento delle spese sociali
Dopo i tumulti politici che a Mendrisio hanno agitato l’ultimo Consiglio comunale a fronte delle previsioni finanziarie cittadine, ci hanno pensato i numeri allineati a consuntivo per il 2021 a pacificare un po’ gli animi (almeno dentro le stanze della Gestione). I gruppi che siedono in Commissione domani sera, lunedì, si presenteranno uniti al voto su bilanci che, alla fine, sono riusciti a contenere, e di parecchio, le perdite prospettate. In effetti, le maggiori uscite registrate si sono fermate a 1,3 milioni a fronte dei 6 milioni e 400mila franchi iscritti nei preventivi e dei 4,6 milioni ipotizzati a Piano finanziario. Quanto basta per convincere i commissari a dare luce verde. La Gestione, si legge nel rapporto di cui sarà relatore Massimiliano Robbiani (Lega-Udc-Udf), ne "prende atto con soddisfazione e rileva come il controllo dei costi e delle uscite abbia portato i suoi frutti anche in un periodo complesso come quello dell’ultimo biennio".
Commenti positivi sono calati altresì sulla politica degli investimenti – per 20 milioni – e sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Condiviso pure l’approccio prudenziale che il Municipio ha adottato con la stima del gettito fiscale, globalmente di 57,2 milioni di franchi. A far rizzare le antenne alla Gestione è semmai l’esplosione della spesa registrata alla voce Politiche sociali, con costi per 21,2 milioni e un aumento dell’11,8 per cento. Interpellata, la capa del Dicastero Françoise Gehring ha chiarito come la responsibilità della situazione sia da attribuire in gran parte alla pandemia da Covid-19.
In particolare, si annota nel rapporto, "nel 2020 il Cantone ha erogato aiuti supplementari superiori di 16,7 milioni di franchi rispetto al preventivo; nel 2021 tale supplemento è stato di 8,7 milioni. Tali cifre sono coperte per 4/5 dai Comuni. I costi supplementari – si spiega più in là – sono generati sostanzialmente da tre fattori: maggiori costi per materiale di protezione, maggiori costi per il personale e compensazioni per i minori incassi a causa della sottoccupazione delle strutture". E le prospettive future "non sono comunque rassicuranti, finanziariamente parlando".
La Gestione ribadisce, in conclusione, "l’importanza di rigorosamente controllare le uscite di questo settore. Tenuto conto dell’ineluttabilità dell’invecchiamento della popolazione occorre trovare soluzioni anticipando i tempi". Adesso si attende di conoscere la strategia che il Dipartimento sanità e socialità metterà in campo.