Il Municipio ribadisce i motivi dell’esposizione del vessillo del Consiglio d’Europa e continuerà a farla sventolare all’esterno del Palazzo comunale
Né poco rispettoso della sensibilità della popolazione nell’insistere a esporre la bandiera del Consiglio d’Europa e nemmeno inopportuna. Ha risposto così, in estrema sintesi, il Municipio di Mendrisio all’interrogazione presentata dal gruppo della Lega dei ticinesi, Udc e Udf che non voleva vederla sventolare all’esterno del Palazzo comunale. L’esecutivo ribadisce le motivazioni all’origine della scelta di esporre la bandiera dell’Ue, adottata all’unanimità dai sei municipali su sette (assente Daniele Caverzasio), lo scorso 3 maggio. Il Municipio non può che respingere la richiesta degli interroganti e conferma che continuerà a esporre la bandiera europea, visto che è la Cancelleria di Stato, su invito annuale rivolto dal Consiglio federale ai Comuni di tutta la Confederazione, a chiedere di esporre la bandiera del Consiglio d’Europa sugli edifici pubblici Il 5 maggio. Perché proprio quella data? La motivazione che sta alla base della richiesta deriva dal fatto che il 5 maggio del 1949 fu adottato a Londra lo statuto del Consiglio d’Europa, la più antica organizzazione politica del nostro Continente, che fin dalla sua fondazione ha contribuito in maniera decisa a una convivenza pacifica, basata sulla democrazia pluralista, sul rispetto dei diritti umani e sullo Stato di diritto. Per commemorare la nascita di questo organismo, avvenuta all’indomani del dramma rappresentato dalle due guerre mondiali, ogni anno anche la Svizzera celebra la Giornata dell’Europa.