Mendrisiotto

Il Ppd di Mendrisio rilancia con una doppia presidenza

A guidare la sezione sono l’ex municipale Manuel Aostalli e una donna, la consigliera Davina Fitas

Da sin. Aostalli, Rossi, Padlina e Fitas: passaggio di testimone. (Ti-Press/D. Agosta)
29 novembre 2021
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Il Ppd di Mendrisio è pronto a voltare pagina. Anzi, a rilanciare e persino a raddoppiare. Saranno, infatti, in due a guidare d’ora in poi la sezione cittadina. Dopo le dimissioni di Davide Rossi - alla testa del Ppd locale per quasi cinque anni e mezzo -, dopo l’interinato di Gianluca Padlina - che ha traghettato il gruppo dopo la débacle elettorale dell’aprile scorso -, il partito si affida a un ex municipale come Manuel Aostalli e a una consigliera comunale di esperienza (nonché sindacalista Ocst) come Davina Fitas, aprendo così a una donna anche ai vertici (una assoluta novità per Mendrisio). L’assemblea questa sera, lunedì, ha quindi seguito la Commissione cerca, al lavoro da giugno, e ha apposto il suo sigillo in modo plebiscitario su una co-presidenza che avrà il sostegno di tutta la squadra popolare democratica, alla vice presidenza Matteo Ferrari e una donna della quale il nome sarà svelato a prossimamente. A portare il suo sostegno da ‘esterno’ stasera c’era pure il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa. Sul tavolo c’è già la strategia per affrontare il futuro: si parte dalla volontà di riaccendere i riflettori sul partito e di migliorare la comunicazione con la base. Anche perché, come rimbalzato dagli interventi delle personalità locali, ma soprattutto del presidente cantonale Fiorenzo Dado e del consigliere nazionale Marco Romano - in video messaggio -, oggi Mendrisio è uscito dai radar cantonali e federali in un momento in cui premono diverse problematiche regionali.

Obiettivo, puntare sulla concretezza e la prossimità

C’è voluto del tempo al Ppd per digerire il risultato di aprile e per ritrovare la via. La proposta della Commissione, in effetti, è giunta dopo una serie di audizioni. «Alla fine, però - ci ha fatto notare Padlina -, si sono delineati due profili diversa ma rappresentativi delle varie sensibilità presenti all’interno del partito. Si è fatta anche una vera e propria radiografia della situazione dopo le ultime elezioni». Adesso la parola d’ordine è ripartire. E i primi decisi a invertire la rotta, al fianco dei municipali Ppd Francesca Luisoni e Polo Danielli, sono proprio i due neo copresidenti.

Davina Fitas, da 22 anni nella sezione, dove ha mosso i primi passi in politica, è pronta a raccogliere la sfida con «grande entusiasmo, passione e determinazione». La co presidente non intende fare solo promesse, ma metterà, ha assicurato, «tutta me stessa affinché si rinnovi fiducia dei cittadini». A questo punto non rimane che rimboccarsi le maniche. Oggi, ha richiamato dal canto suo Manuel Aostalli con lucidità pungente, la popolazione è «politicamente pigra; non va a fondo di ciò che tocca la Città. In più sembra che il lavoro e la competenza non paghino: è il trionfo dell’apparenza».

Rossi: ‘Adesso facciamoci sentire’

Davide Rossi, dal canto suo, si è rivolto all’assemblea riconoscendo le difficoltà - o meglio il «deludente risultato della sezione» - che hanno convinto a lasciare la sezione e passare il testimone, ma non ad abbandonare il campo. Rossi oltre che rimanere attivo sui banchi del Consiglio comunale e all’interno della Commissione della gestione, continuerà a portare il suo contributo all’Ufficio presidenziale. «Gli anni della mia presidenza - ha ripercorso - sono stati intensi e ricchi di avvenimenti importanti (storici per il Ppd Mendrisio)»: dall’uscita di scena dell’allora sindaco Carlo Croci nel marzo del 2018 al ballottaggio per il sindacato con il Plr nel maggio successivo - andato ai liberali radicali dopo oltre 40 anni -, alla partenza dal tavolo del Municipio da Piermaria Calderari nel 2019 e di Marco Romano nel 2020. Un «cambiamento totale» dei rappresentati in seno all’esecutivo che non reso più semplice la corsa elettorale; fino alla perdita del terzo seggio sempre a vantaggio del Plr. In ogni caso, ha ribadito ancora Rossi, «ci sono stati anche aspetti positivi di questi anni», come la conferma di nuove personalità all’interno dell’autorità cittadina. È il caso di Francesca Luisoni, attuale vice sindaca, e del municipale Paolo Danielli. A loro Rossi ha chiesto di farsi «sentire e far capire ai nostri sostenitori e ai cittadini che il Ppd c’è! Non saranno anni semplici - ha riconosciuto -, ma sono sicuro che riuscirete a farvi rispettare e a raggiungere gli obiettivi che vi siete posti».

‘In Municipio sono cambiate le dinamiche’

I due municipali, pronti a operare in tandem, hanno parlato chiaro: «Il Municipio è molto cambiato non tanto nei nomi, bensì nelle dinamiche - ha rimarcato Danielli -. Con voce forte e ferma stiamo tentando di fare tutto il possibile per portare avanti un lavoro importante e serio, a volte nonostante tutto».

Di fatto, come ha ricordato Luisoni, - ci siamo ritrovati in una situazione di minoranza non facile e a cui non siamo nemmeno abituati. Di conseguenza abbiamo cercato nuove modalità di lavoro, consapevoli di avere meno forza di prima per portare avanti idee e valori. Una situazione inedita, m la fase di adattamento si è conclusa e oggi lasciamo spazio a un’energica ripartenza».

Un consiglio da un ex sindaco

Il consiglio di un ex sindaco di lungo corso quale è Carlo Croci? Non avere timore di affrontare tematiche come la mancanza di lavoro e i nodi finanziari. «Avverto nelle famiglie - ha annotato - grandi difficoltà e preoccupazioni. Quindi occorre avere occhio per questi aspetti della vita locale, che sono la nostra linfa». Questi, del resto, ha sottolineato sono momenti difficili, per lo stesso Comune. Infatti, «sarà difficile anche mantenere il moltiplicatore attrattivo come è ora». Il lessico, insomma, è stato chiaro. Ma con l’accoppiata Fitas-Aostalli, ha sottoscritto Croci, «interpreta nel modo migliore il partito di Centro». Come dire che chi ben comincia è a metà dell’opera.