Dopo aver presentato una mozione sul tema lo scorso giugno, l’Alternativa torna a bussare ora alla porta della Città con un’interrogazione
Un sostegno ad agricoltori e aziende con un aiuto che permetta di coprire gli oneri vivi di certificazione fra i 600 e i 2’000 franchi annui pro capite. È questo il gesto concreto che il gruppo l’Alternativa di Mendrisio chiede che la Città compia a favore dell’agricoltura biologica. Pur avendo già presentato il tema a fine giugno sotto forma di mozione, il gruppo riformula ora la richiesta tramite un’interrogazione.
Citando l’esempio del Municipio di Locarno – che ha deciso l’erogazione di un contributo finanziario a sostegno di tutte le aziende sul territorio che intraprendono il processo per l’acquisizione della certificazione bio –, l’Alternativa chiede quindi anche al proprio esecutivo di fare qualcosa. “Il finanziamento di tale incentivo, nel caso locarnese, è a costo neutro siccome si prelevano i soldi dal ristorno della tassa del CO2 sulla massa salariale dei funzionari del Comune – si legge nell’atto parlamentare –. La tassa di ristorno è pari a circa 0,054% sul totale dei salari cioè circa 5’400 franchi ogni 10 milioni di salari erogati”. Un incentivo, quello della Città sopracenerina, “dato unicamente ad aziende agricole o artigianali di trasformazione che hanno il domicilio fiscale nel Comune”.
L’Alternativa ricorda inoltre che “se un’azienda diventa bio, la cifra d’affari generalmente aumenta di circa il 20-30%”; avendo in tal modo ricadute positive sulle imposte ai Comuni e al Cantone. Senza dimenticare che le aziende biologiche favoriscono “una maggiore sostenibilità”, con quindi un ritorno “in termini ambientali ed economici per tutta la società”. Nell’interrogazione, infine, si sottolinea che il finanziamento da parte del Comune potrebbe provenire dal Fondo per energie rinnovabili del Cantone.