Il Municipio si allinea a Balerna, Novazzano e Mendrisio nel fare muro al progetto dell’Ustra. ‘Peggiorerà la qualità di vita dei cittadini’
Anche per Coldrerio è “inaccettabile”. Come a Balerna, Novazzano e Mendrisio, pure al Municipio del Comune vicino il progetto di realizzare una corsia ad hoc per i Tir lungo l’autostrada, tra l’area di servizio e il viadotto di Bisio, proprio non va giù. “La situazione che in questi anni si è venuta a creare nella regione del Mendrisiotto, per quel che concerne l’esponenziale aumento del traffico e soprattutto per quanto concerne l’inquinamento ambientale - scrive l’esecutivo rivolto all’Ufficio federale delle strade (Ustra) -, non ci permette di avallare con leggerezza questo progetto che giocoforza andrà a ulteriormente peggiorare la qualità di vita dei cittadini”. L’intervento, illustrato da Ustra a inizio settembre ai rappresentanti dei quattro Comuni, sta alzando un muro nel Distretto. Tanto da aver convinto anche il già sindaco di Chiasso Moreno Colombo a indirizzare nei giorni scorsi a governo e parlamento una petizione, determinata a far cambiare idea sulla corsia da 1’800 metri di lunghezza dedicata ai mezzi pesanti - capace di far posto a una sessantina di ‘bisonti’ per 40 giorni l’anno - e a orientare le autorità verso altre vie (come gli sdoganamenti telematici).
Il nodo, come detto, non sono certo alcuni lavori di risanamento puntuali messi in cantiere per la tratta a sud dell’A2, bensì questo ulteriore sistema di stoccaggio dei camion. L’indicazione sul suo utilizzo, rincara il Municipio di Coldrerio, è “puramente statistica e non è suffragata da dati certi che possono tranquillizzare l’autorità politica comunale”. Come dire che, una volta costruita la corsia in direzione sud - separata dalla carreggiata da una barriera -, la tentazione di farne uso potrebbe essere frequente. A questo punto l’esecutivo valuta che “l’intervento milionario che si sta realizzando a Giornico per quanto attiene al traffico sull’asse del San Gottardo e quanto realizzato a Roveredo sulla direttrice del San Bernardino debbano essere sufficienti a garantire lo stazionamento dei mezzi pesanti in caso di emergenza”. Morale: Ustra “rivaluti il progetto” a favore di una “soluzione alternativa che non aggravi la situazione nella nostra regione”.