Dalle urne emerge un Municipio fotocopia. Il più votato, e sindaco di quindicina, è il Plr Bruno Arrigoni
Sarà un triennio all'insegna della continuità quello scelto dai cittadini di Chiasso. Le urne hanno infatti restituito alla cittadina di confine gli stessi membri dell'esecutivo. Nessuno scossone, quindi, con Bruno Arrigoni che rimane sindaco (di quindicina), con 1’787 voti personali. Restando in casa Plr, Sonia Colombo-Regazzoni è stata confermata per la sua seconda legislatura con 1'538 voti. In casa Lega-Udc, Roberta Pantani ha conquistato 1'159 voti. Rieletti pure Davide Dosi (958 voti) per l’Unità di Sinistra-I Verdi-Indipenenti e Davide Lurati (860 voti) per il Ppd-Gg-Verdi liberali-Indipendenti. Percentuali di lista alla mano, si sono rafforzati Plr (dal 36,8 del 2016 al 38,3 per cento), Sinistra e Verdi (dal 20,9 al 21,4) e Ppd (dal 15,7 al 16,2). La Lega ha invece registrato un calo (dal 26,6 ottenuto 5 anni fa al 24,1 per cento). Dopo l'insediamento, il Municipio si chinerà sul vicesindacato e sulla ripartizione dei dicasteri: gli eletti non nascondono di voler continuare con i dossier avviati in questa legislatura allungata dal coronavirus, ma sorprese non possono essere escluse. Uno dei nodi principali che impegnerà Chiasso (e non solo) nel prossimo triennio sarà la ripartenza dopo l'emergenza sanitaria.
Bruno Arrigoni non nasconde la sua soddisfazione. «Sono contento, è il risultato che ci aspettavamo – commenta a ‘laRegione’ pochi istanti dopo la pubblicazione dei risultati, inizialmente attesa per la tarda serata di domenica –. Non posso quindi che essere soddisfatto per questo risultato». Quale sarà il primo passo che vorrà concretizzare? «In ambito politico, nei prossimi mesi vorrei sondare in modo approfondito la tematica dell'aggregazione nel Basso Mendrisiotto – risponde Arrigoni –. Dobbiamo inoltre continuare con il nostro piano degli investimenti che, tra gli altri, comprende il comparto della stazione, la ristrutturazione del Palapenz, gli asili e le palestre».
Roberta Pantani non aveva nascosto le sue ambizioni di raddoppio in Municipio del gruppo Lega-Udc e di sindacato. «Obiettivo che non abbiamo raggiunto – analizza la municipale –. A livello generale abbiamo comunque tenuto: in altri tempi per un 24per cento saremmo stati super felici. Anche a livello personale non ho nulla da recriminare e non posso che ringraziare i cittadini per il loro sostegno». Come analizzare il calo percentuale? «È stata una lotta tre a uno. Nelle interviste ai singoli candidati e al sindaco è stata evidente la coalizione contro di noi per evitare il nostro raddoppio e, di conseguenza, aiutare il Ppd». Come vede Roberta Pantani il lavoro che la attende nei prossimi anni, anche alla luce della recente segnalazione agli Enti locali da parte dei colleghi di Municipio? «Se la squadra non è cambiata, non cambierà nemmeno la modalità di lavoro», risponde Pantani.
«Sono contento, non era assolutamente scontato». Stando alle analisi della vigilia, il seggio del Ppd era a rischio. Davide Lurati è riuscito a difenderlo. «È stato un lavoro d squadra, ringrazio la sezione per il lavoro micidiale svolto. È stata una campagna come una volta». Parlando del suo risultato, l'esponente del Ppd annota che «in questi 5 anni ho lavorato e proposto cose concrete a sostegno di tutti i cittadini. I cittadini di Chiasso hanno capito che non era il caso di raddoppiare in Municipio un certo modo di intendere la politica. E questo è successo per la seconda legislatura: a Chiasso può iniziare una nuova prospettiva».
Sonia Colombo-Regazzoni ha incrementato di 107 voti il suo ‘bottino’ di personali. «Sono felicissima per il risultato, per Chiasso e per il partito – spiega la rappresentante del Plr –. Il mio successo personale deriva dal modo che ho sempre avuto di operare vicino alla gente perché la prossimità è il fattore principale per qualcuno che opera a livello comunale: le persone vogliono potersi approcciare ed esprimere osservazioni e problematiche. Sono contenta di poter continuare a lavorare con questo Municipio, visto che per i cittadini non è stato il momento di cambiare».
La «riconferma della squadra» soddisfa anche Davide Dosi, che sottolinea il «buon lavoro e la crescita interessante» del gruppo Us-I Verdi. «Abbiamo lavorato bene fino all'altro giorno e non vedo perché non dovremo continuare a farlo: non vedo come le scaramucce possano intaccare i rapporti professionali». Il riferimento di Davide Dosi è alla sua recente segnalazione della collega Pantani agli Enti locali per violazione della collegialità. «La segnalazione è un atto dovuto nel momento in cui ritieni che qualcuno ha fatto qualcosa di sbagliato: non si tratta di una sentenza. Se mi risponderanno che quanto fatto è corretto, ne prenderò atto e ne farò tesoro». Guardando ai dicasteri, come si diceva in apertura, Dosi non nasconde di «essere incuriosito da tanti temi. Ma ci sono anche tante cose iniziare nell'ambito dell'Educazione e della Cultura che mi piacerebbe portare avanti».